I tassisti protestano contro la liberalizzazione del settore a favore di servizi come Uber. A Roma oltre 500 in presidio sotto al ministero
Un presidio di oltre 500 tassisti si è raccolto a Roma di fronte alla sede del Ministero dei Trasporti in occasione dello sciopero nazionale del servizio taxi. La categoria protesta contro le proposte del governo di riforma della legge quadro. “Di fatto queste proposte che deregolamentano il settore attraverso la liberalizzazione dei noleggi con conducente che va a tutto vantaggio di Uber”, spiega Alessandro Genovese di Ugl taxi. Gli fa Eco Alessandro Atzeni della Uilt: “Da troppi anni la categoria dei tassisti è perseguitata. Chiediamo regole certe e che il settore venga riformato in maniera equa senza essere sbilanciato a favore dei noleggi con conducente”. Il fermo del servizio taxi in tutta Italia è cominciato alle 8:00 e andrĂ avanti fino alle 22:00.
A Firenze le adesioni sono state intorno al 90%. Centraline mute e nessuna auto bianca in giro, con un’ astensione dal servizio che vede la partecipazione della stragrande maggioranza degli affiliati alle due cooperative di tassisti presenti in cittĂ , collegate ai numeri verdi 4390 e 4242. Corse ad hoc per donne incinte, disabili e anziani di etĂ superiore a 65 anni sono garantiti comunque per tutta la giornata, spiegano i tassisti, anche se, giĂ in mattinata, utenti hanno segnalato problemi e difficoltĂ nell’accedere a questo servizio.