Come riportato dall’edizione di oggi del quotidiano La Nazione, il numero di vie e piazze della città di Firenze intitolate a donne è esiguo, circa il 4% del totale. La vicesindaca e assessore alla toponomastica, Cristina Giachi, lancia il piano per riequilibrare la situazione.
In base all'”indice di femminilizzazione” dell’Associazione Toponomastica Femminile, che ha fatto un censimento su tutta la nazione, su 100 strade solo da 7 a 15 sono intitolate alle donne; a Firenze solamente il 4%. Per questo motivo la vicesindaca Giachi ha in mente un piano che prevede, al momento, 30 nomi di donne simbolo per dare un riconoscimento al loro lavoro.
“L’obiettivo è quello di riequilibrare i toponimi femminili in città – afferma Cristina Giachi – Partiamo dall’approvazione dell’intitolazione del viadotto della tramvia di San Donato a Margherita Hack per dare un segno forte di attenzione alla presenza di toponimi femminili in città: non solo un gesto simbolico, ma un modo di pensare alla città e alle sue strade facendole diventare una rappresentazione della nostra comunità e dei suoi valori al passo con i tempi”.
Oltre al viadotto della tramvia dedicato alla famosa astrofisica fiorentina, sono previsti altri nomi per la modifica della toponomastica cittadina: da Tina Anselmi a Elsa Morante, a Maria Montessori e Natalia Ginzburg, ma anche la vicesindaca di Firenze Bianca Bianchi e le partigiane Mary Cox e Maria Penna Caraviello fucilate a Serpiolle; ci sono pure la bibliotecaria dell’Orticoltura Maria Luisa Fiumi e la fondatrice del centro culturale Il Bisonte Maria Luigia Guaita, antifascista, protagonista come staffetta proprio nell’11 agosto della liberazione di Firenze.