“I dati confermano quel che, un po’ timidamente, alcuni hanno iniziato a far presente in questi giorni: c’è un evidente nesso tra l’impennata nelle vendite di spray al peperoncino e la pubblicità fatta soprattutto dalla Lega e dal giornale Libero”. Lo afferma il consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti.
“C’è troppa leggerezza in questo tipo di propaganda -continua Sarti – portata avanti senza alcuna riflessione sui possibili effetti. E gli effetti si stanno vedendo, com’è successo recentemente ad Ancona, o nel 2017 a Torino, ma anche qui in Toscana i casi non mancano. A Firenze le vendite di spray urticante sono aumentate del 300% negli ultimi sei mesi, proprio da quando ne fu iniziata la distribuzione al Comune di Cascina”.
“Lo spray urticante al peperoncino è propagandato come oggetto di autodifesa – sottolinea il consigliere -. Grazie ad un decreto del Ministero del 2011 può comprarlo chiunque, purché abbia almeno 16 anni. Ma lo spray è una vera e propria arma: è utilizzabile tanto delle vittime che dagli aggressori. Molti studi hanno dimostrato che lo spray al peperoncino è tutt’altro che innocuo e può avere conseguenze gravi sulla salute: nelle persone anziane, nei cardiopatici, nei malati di asma o di allergie respiratorie possono portare alla morte per asfissia e per infarto.”
“Ci sono stati poi casi di lesioni permanenti alle cornee con perdita della vista – aggiunge Sarti -. Questi prodotti spacciati per naturali in realtà contengono sostanze infiammabili, tossiche, cancerogene e mutagene che possono provocare la trasformazione delle cellule polmonari in tumorali.”
“Propagandare la diffusione di questi strumenti come sta facendo la Lega è la solita ‘risposta leghista’ alla risoluzione di un problema: alla violenza rispondiamo con altra violenza, distribuendo gratuitamente strumenti altamente rischiosi, che andrebbero invece disciplinati e usati con grande cautela e non certo sbandierati come una conquista civile”, afferma ancora Sarti in merito alla vendita degli spray al peperoncino.
“Cavalcando le paure, amplificandole, rendendole ossessive, la Lega spinge ad armarsi, scaricando poi sulla cittadinanza la responsabilità di tragedie come quelle che possono succedere quando un incosciente si ritrova in mano una bomboletta spray. O peggio autorizzando il far west con una legge sulla legittima difesa che di legittimo non ha proprio nulla”, conclude Sarti.