E’ tornato in carcere Giovanni Ghezzi, uno degli anarchici sottoposti a fermo lo scorso 3 agosto nell’ambito delle indagini per l’attentato dinamitardo alla libreria Il Bargello di Casapound, a Firenze, nel quale l’1 gennaio 2017 rimase gravemente ferito l’artificiere della polizia Mario Vece.
Un altro dei fermati, Nicola Almerigogna, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti ieri dalla Digos di Firenze, dopo che la Cassazione ha respinto il ricorso presentato da entrambi gli indagati contro la decisione del tribunale del riesame.
Il riesame, ribaltando il provvedimento del gip che aveva annullato i fermi, aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Ghezzi e quella dell’obbligo di dimora per Almerigogna. Al momento sono tre le persone in carcere per l’attentato di Capodanno: oltre a Ghezzi Salvatore Vespertino, incastrato dal Dna trovato sull’ordigno, e Pierloreto Fallanca.
L’esplosione della bomba carta, che danneggiò il bandone della libreria, infranse anche il vetro di un’auto in sosta e fu sentita in tutta Coverciano (Firenze). Sul muro di un palazzo sul lato opposto della strada, di proprietà della Asl, fu poi notata la scritta “Pippo, Andre e Tommi liberi”, la scritta faceva riferimento a tre anarchici condannati ad un anno e 10 mesi con l’accusa di aver incendiato l’abitazione di un militante di Casapound, nel Parmense.