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Firenze, turismo: è arrivato il momento di limitare l’assalto Air B&B

Amsterdam, Londra, San Francisco hanno varato limiti fino a 90 giorni anno. Parigi fino a 120. La capitale olandese vuole scendere addirittura a 30. Bisogna farlo anche a Firenze. Ma quanti fiorentini sarebbero d’accordo?

Sulla questione  ‘Disneyland del Rinascimento’ l’ultimo must è citare i dati Tecnocasa secondo i quali nel 2017 il 94% delle case in centro sono state acquistate da investitori per fini turistici. E tutti a gridare alla grande speculazione, alle multinazionali, al comune che non fa niente, al destino cinico e baro, a Soros, e se possibile anche alle scie chimiche. Ma io chiedo: da chi è composto quel 94% se non (in massima parte almeno) da privati cittadini fiorentini che hanno scelto di mettere a rendita la propria casa? E se è così (ed è così) la prima cosa che va detta, per chiarezza e con forza, è che non c’è nessuna spectra o agente gentrifiatore che svuota il centro dai suoi abitanti, ma sono i suoi stessi abitanti che ‘si svuotano’ dal centro scegliendo di monetizzare la propria casa.

Quindi l’abbandono del centro è innanzitutto ‘colpa’ dei fiorentini. Ovviamente di quelli che scelgono di andare via. La seconda cosa da dire è che, non potendo vietare le transazioni immobiliari (immagino che nessuno lo voglia, o possa ragionevolmente auspicarlo), devi rendere non conveniente l’affitto turistico per brevi periodi: Amsterdam, Londra, San Francisco hanno varato limiti fino a 90 giorni anno. Parigi fino a 120. La capitale olandese vuole scendere addirittura a 30. Bisogna farlo anche a Firenze. Ma quanti fiorentini sarebbero d’accordo? Secondo me tra quelli che affittano, quelli che vendono o vogliono vendere, quelli che vivono direttamente sul turismo, etc, sarebbero tantissimi i contrari. Questo deve fermare la richiesta di una regolamentazione (ora siamo in pratca al far west)? No. Ma va detto con chiarezza ed onestà. Va  detto anche, per amor di verità, che questa misura renderebbe meno ‘democratco’ il turismo, perché necessriamente lo renderebbe più caro, perché determinerebbe una ‘discriminazione’ su base censuaria tra chi potrà permettersi di pernottare a Firenze e chi no. E su scala globale renderebbe meno facile per tutti noi ‘fare turismo’. Io sono anche d’accordo. Ma tant’è. E anche questo va detto.

In parallelo, per non rendere la residenza una galera, ma una scelta di qualità, devi proporre sgravi fiscali ad hoc e servizi (come i parcheggi) per chi vuole rimanere. oltre a garantire una migliore vivibilità, controllo degli eccessi di movida compresi. tutto già noto. Tutto più che mi necessario. 

Ma va fatto subito, prima che dalla proverbiale stalla scappino anche gli ultimi buoi.

DOMENICO GUARINO

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