“Facciamo un censimento dell’intera offerta ricettiva fiorentina mettendoci anche studentati e affitti brevi, e poi valutiamo come intervenire considerando le reali esigenze della città” dice Il presidente di Federalberghi Francesco Bechi.
“Il turismo e la Firenze che immaginiamo: proposte per una corretta sostenibilità della città al fine di mantenerne l’identità e la bellezza”. E’ questo il tema dell’incontro promosso da Federalberghi Firenze, con la partecipazione della sindaca del Comune di Firenze Sara Funaro organizzato presso l’Hotel Bernini Palace.
Il presidente di Federalberghi Francesco Bechi da parte sua ha sottolineato la necessità di puntare “su una professionalità dell’accoglienza per riordinare la materia, perché il turismo è una risorsa importante e non deve essere vissuto dai residenti come un male, che penalizza la loro qualità di vita”. “Facciamo un censimento dell’intera offerta ricettiva fiorentina – ha detto – mettendoci anche studentati e affitti brevi, e poi valutiamo come intervenire considerando le reali esigenze della città”.
“I Comuni devono poter pianificare la propria offerta ricettiva ma per farlo hanno bisogno di norme precise. Siamo consapevoli del vuoto normativo e visto che ormai il fenomeno coinvolge tanti paesi servirebbe probabilmente anche una norma europea che metta in condizione lo Stato, le Regioni e infine i Comuni di affrontare al meglio la situazione che ci troviamo davanti: da una parte dobbiamo prendere atto della richiesta di questo nuovo tipo di ricettività, dall’altra vanno trovati criteri e regole precise, che tengano conto di tutte le specificità”.
Sul tema degli affitti brevi “un suggerimento che mi sento di dare” alla ministra Santanchè “è quello di dare la possibilità ai Comuni che hanno un impatto del turismo importante come Firenze, e come sappiamo ce ne sono altri, di andare a regolamentare in varie zone della città, e soprattutto di poter intervenire anche da un punto di vista numerico, e di poter intervenire con ulteriori controlli e cose che possono esser fatte” ha detto Funaro. Secondo la sindaca di Firenze, la e questione degli affitti brevi da limitare non riguarda solo “il numero di abitazioni che vengono inserite nelle piattaforme: alcuni avevano attaccato dicendo che il Comune di Firenze vuole colpire le piccole proprietà, non è assolutamente così, più del 70% degli host gestisce un numero superiore a 10 appartamenti. C’è un tema che è molto più generale: noi abbiamo bisogno di poter intervenire sia nell’aria Unesco che fuori, cercando di dare delle risposte che possano mantenere un equilibrio, e soprattutto favorire un mercato che possa rispondere anche ai cittadini che vogliono vivere in città”.
Inoltre, ha osservato la sindaca, “bisogna lavorare non solo per regolamentare il turismo, ma anche lavorare per provare a delocalizzarlo”, perché “o noi lavoriamo per dare un’offerta sempre più diffusa, avere un turismo di qualità che impatti sulla città in maniera più limitata, e conservare l’identità e la fruibilità da parte dei cittadini e dei lavoratori della nostra città, o rischiamo di avere una trasformazione radicale”.