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Firenze: un ‘geometra di quartiere’ controllare i ‘controllori’ dei ponti

Tavolo tecnico Firenze

Una squadra di tecnici comunali per ogni quartiere, incaricata di verificare il lavoro della società che curerà il cosiddetto ‘global service’ delle manutenzioni stradali. È quanto ha annunciato oggi il sindaco Dario Nardella a margine della riunione con i tecnici del Comune e della Città Metropolitana in cui ha fatto il punto della situazione della viabilità principale comunale e dell’area metropolitana.

“L’avvio del global service sarà una svolta per la manutenzione delle infrastrutture di Firenze. Dall’1 settembre potremo contare su un intervento straordinario e sistematico di cura della città che riguarderà tanto le piccole cose, come i cartelli storti o il marciapiede rovinato, quanto i lavori più rilevanti come le asfaltature di strade o le manutenzioni delle cosiddette opere d’arte, tra cui, appunto, i ponti”, ha detto Nardella con evidente riferimento anche al crollo di ponte Morandi a Genova e al dibattito che ne è scaturito in tema di manutenzioni delle infrastrutture. Inoltre, il lavoro effettuato dal raggruppamento di imprese che hanno vinto la gara di appalto sarà oggetto di un controllo attento e continuo da parte dell’amministrazione. “Saranno i tecnici di quartiere incaricati di controllare la tempistica e la qualità degli interventi effettuati – ha spiegato Nardella -. Terremo il fiato sul collo alla società. E sono previste nel contratto penali in caso di inosservanza” degli adempimenti previsti.

Nardella è intervenuto anche sulla richiesta del governo di avere un a relazione sullo stato dei ponti e dei viadotti entro fine mese. “Chiediamo al Governo come mai ha deciso di tagliare la quasi totalità di fondi del piano periferie dei governi Renzi e Gentiloni, circa 2 mld di euro, visto che molti dei progetti riguardavano manutenzioni del patrimonio pubblico? Non si può da un lato dire che bisogna fare la manutenzione del patrimonio pubblico, bacchettare i sindaci, e poi togliere soldi ai comuni che avevano pensato di utilizzarli per la manutenzione del patrimonio pubblico” ha detto il sindaco di Firenze. Dopo il disastro di Ponte Morandi a Genova, ha ricordato Nardella, “il governo ha chiesto a tutti i Comuni di Italia di fornire dati e informazioni sui ponti dei loro territori entro il 31 agosto; si è svegliato tutto all’improvviso. Ora, non dico Firenze, che è un grande Comune, ma un piccolo Comune, con solo un paio di geometri, di cui uno magari in ferie, mi chiedo, come faccia a fornire in poco tempo tutti questi dati? Non si possono chiamare i sindaci solo dopo che la frittata è stata fatta”. “I sindaci si coinvolgano in modo serio nel pianificare il lavoro, in una collaborazione effettiva tra Stato, Regioni ed enti locali, in modo da essere davvero utili e non per operazioni di facciata che servono solo a qualche comunicato stampa”, ha concluso Nardella.

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