Si chiama ‘Portale monitoraggio consumi’ il progetto pilota che Publiacqua ha ideato per tenere sotto controllo i consumi idrici degli impianti comunali e che è stato presentato oggi a Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore allo sport Cosimo Guccione e del presidente di Publiacqua Lorenzo Perra.
Un sistema di monitoraggio in tempo reale, reso possibile grazie alla digitalizzazione, per monitorare i consumi e individuare guasti e perdite degli impianti sportivi con immediata allerta in caso di anomalie. E’ il progetto pilota denominato Portale monitoraggio consumi’, che Publiacqua ha ideato per tenere sotto controllo i consumi idrici degli impianti comunali e che è stato presentato oggi a Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore allo sport Cosimo Guccione e del presidente di Publiacqua Lorenzo Perra.
Niente più sorprese in bolletta per le società sportive a Firenze dunque. L’accesso al portale, è stato spiegato, avviene attraverso l’inserimento di user e password che saranno inviate in automatico dal sistema una volta che la società sportiva avrà sottoscritto con il Comune un modulo di accordo per l’avvio dell’attività di monitoraggio. Una volta che la società sportiva sarà entrata nel portale dalla Dashboard potrà selezionare tra gli impianti gestiti quello di suo interesse e visualizzarne i consumi nel periodo temporale scelto. Oltre al grafico dei consumi sono inoltre presenti gli alert per eventuali consumi anomali.
“Con questo progetto – ha sottolineato l’assessore Guccione – abbiamo voluto rispondere a un’esigenza precisa, una gestione sostenibile delle risorse idriche. Il sistema permetterà di non sciupare l’acqua, utilizzandola in modo sempre più serio e consapevole. E le società sportive potranno abbattere i costi delle utenze ed evitare le brutte sorprese dovute alle perdite occulte”. “E’ un progetto pilota finalizzato a mettere a disposizione di tutte le società sportive che usufruiscono di impianti di proprietà comunale uno strumento di monitoraggio diretto sui consumi idrici di tali infrastrutture – ha spiegato Perra -. Storicamente, infatti, abbiamo rilevato una grande difficoltà da parte di questi soggetti nel tenere sotto controllo i propri consumi”.