Una tre giorni dedicata al compositore Luigi Dallapiccola e ai colleghi del ‘900 fiorentino, con 60 ore di concerti e performance, tre film d’arte e una lectio magistralis: i ‘Dallapiccola days’ si svolgeranno dal 4 al 6 maggio in luoghi diversi della città di Firenze.
L’evento, che conta 200 esecutori per 81 composizioni, è stato commissionato dal Maggio Musicale fiorentino al centro studi Luigi Dallapiccola e al conservatorio di musica Luigi Cherubini dove Dallapiccola è stato dal 1923 al 1967, prima come studente e poi come docente. L’iniziativa, dedicata al compositore istriano-fiorentino che ha segnato la storia musicale del Novecento, si aprirà sabato 4 maggio con il concerto jazz realizzato per i detenuti di Sollicciano e proseguirà con altri eventi sparsi in città fino alla serata conclusiva, lunedì 6 maggio, al teatro del Maggio musicale con il concerto dei solisti e dell’orchestra del conservatorio. A circa un mese di distanza poi (sabato 8 giugno) si svolgerà il concerto dei giovani direttori d’orchestra del Cherubini con l’ensemble Luigi Dallapiccola.
Il sovrintendente del Maggio musicale Cristiano Chiarot, ha spiegato che “saranno tre giorni intensi imperniati su Luigi Dallapiccola che non tralasceranno a fianco della musica e del jazz anche discussioni come la lectio magistralis tenuta da Luciano Alberti, performance teatrali e di cinema”. “Questo evento – ha aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella – ci fa capire quanto Firenze sia stata fondamentale nella cultura musicale, possiamo dire che è una delle città in Europa che ha avuto i più importanti compositori del Novecento”. Per Paolo Zampini, direttore del conservatorio Cherubini, l’iniziativa è “l’occasione per rendere omaggio ad una figura di enorme spessore artistico del quale il conservatorio conserva memorie di ogni tipo.”
“Con la cultura si mangia, e infatti il nostro obiettivo è di potenziare ancora di più l’investimento sulla cultura, non solo per l’impatto che ha sul turismo di qualità, perché la cultura è una leva per combattere il turismo mordi e fuggi, ma anche perché è una leva per il progetto educativo della nostra comunità”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“Le imprese culturali a Firenze – ha aggiunto il primo cittadino – rappresentano un record italiano, Firenze è la prima città in Italia come percentuali di imprese culturali, quindi vi è un’industria di cultura che porta posti di lavoro. Pensiamo per esempio ai grandi progetti di restauro di questo periodo: il grande restauro del Nettuno, ma anche il restauro che presenteremo a giorni del complesso di rampe e fontane del Poggi in San Niccolò. Per Firenze parlare di cultura significa parlare di lavoro, sviluppo, ricerca e innovazione”.
L’intervista al direttore Zampini di Lorenzo Braccini.