Firenze, oltre 300 persone, nonostante la pioggia e la temperatura rigida, si sono radunate nel pomeriggio per dare luogo a un flash-mob ‘silenzioso’ a favore della preside Annalisa Savino davanti al ‘suo liceo’, lo scientifico Leonardo da Vinci in via Marignolli.
Un giovane, usando un fischietto come quelli da vigile urbano, ha dato il via all’iniziativa simbolica, che si è svolta nella forma di una sosta davanti all’istituto. Al segnale, la folla presente flash-mob ha smesso di parlare e muoversi per parecchi minuti ed è restata immobile in silenzio, poi c’è stato un lungo applauso finale.
La preside Savino, cui è andato questo tributo di vicinanza e solidarietà dopo le affermazioni del ministro Valditara, non era presente; da giorni si è trincerata nel massimo riserbo. La scuola era chiusa essendo domenica.
Hanno partecipato all’iniziativa tanti genitori di studenti di altri istituti fiorentine, oltre a quelli dello stesso liceo Leonardo da Vinci. C’erano anche alcuni, padri e madri, di ragazzi del liceo classico Michelangiolo dove il 18 febbraio c’è stata l’aggressione di Azione studentesca, il fatto che ha ispirato alla preside Savino la circolare sull’antifascismo. Il flashmob odierno è stato promosso attraverso passaparola e via gruppi chat da sabato pomeriggio.
Da rilevare la presenza di più persone adulte che di giovani. Due di questi hanno mostrato un cartello con la scritta ‘No alla violenza’. Sulla facciata dell’ingresso del liceo Leonardo da Vinci campeggiano le immagini di Falcone e Borsellino.
Proprio sulla ringhiera esterna sottostante la mattina del 23 febbraio i giovani di Blocco studentesco, affiliato a Casapound, hanno esposto uno striscione di reazione alla stessa circolare con cui la professoressa Savino ha fatto richiami per la sua scuola all’antifascismo e alla necessità di isolare e combattere chi si fa promotore di istanze di estrema destra.
La scritta ‘Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare’ e l’incendio di una copia della circolare sono state considerate una ventilata minaccia nei confronti della preside Savino. Lei stessa ha fatto denuncia alla Digos sul blitz di Blocco Studentesco.