La Flog di Firenze resterà chiusa per almeno un altro anno. E, quando riaprirà, sarà diversa da come è stata conosciuta e frequentata negli ultimi trent’anni.
FLOG significa “Fondazione Lavoratori Officine Galileo”, ed è nata il 19 settembre del 1945, un anno dopo la Liberazione di Firenze proprio per mano di dirigenti, operai e impiegati delle Officine Galileo. “La Flog è quindi – leggiamo dalla pagina ufficiale – prima di tutto, l’espressione della volontà di ricostruzione e di rinascita della città di Firenze, uscita dalla tragedia della guerra, che non a caso partiva dal mondo del lavoro”.
In Podcast puoi riascoltare l’intervista all’Ad della Flog Fabio Ninci e al Direttore Enrico Romero.
Già, la rinascita della città di Firenze. Sembrano parole scritte per descrivere la situazione in cui ci troviamo in questi giorni. E invece la Flog che fa? Resta chiusa. Negli ultimi 50 anni – l’Auditorium e del 1971 – non era mai successo. Fino a pochi giorni fa nessuno si è fatto troppe domande. Tutti sappiamo delle chiusure e delle riaperture incerte di questi mesi. “Colpa della pandemia” si è pensato.
Poi, con le prime riaperture “serie”, i primi concerti con le sale piene, sui social è stato un crescendo rossiniano: “ma perché la Flog non riapre?”, era la domanda più ricorrente. Perché l’Auditorium Flog è stato un punto di riferimento per intere generazioni, soprattutto negli ultimi 30 anni, sotto la direzione di Enrico Romero. Alzi la mano chi non è mai stato a sentire un concerto alla Flog.
“Il tempio del Rock”, è stato definito. E in effetti è sempre stato il luogo per eccellenza per la musica Rock a parte i grandi concerti da stadio. Oltre ad aver ospitato negli ultimi 42 anni le 44 edizioni di “Musica dei Popoli”, la strepitosa rassegna di musica etnica, nata quando la definizione “musica etnica” ancora non esisteva. L’ultima edizione, nonostante la disponibilità di fondi, non si è però svolta. Perché?
Resta una grande incertezza che abbiamo cercato di dipanare intervistando Fabio Ninci, a lungo Presidente ed ora Amministratore delegato della Flog. Perché la Flog non riapre? “Perché siamo tutti volontari e le persone invecchiano. Abbiamo un problema di managemet e stiamo valutando cosa fare. Probabilmente aspetteremo un anno a riaprire, cogliere l’occasione di fare qualche lavoretto e probabilmente i miei successori avranno più tra le loro corde il fare cose come la fiera dell’elettronica o la mostra mercato del vinile vintage”. La domanda allora è: rivedremo mai la Flog così come l’abbiamo conosciuta?