Un focolaio con tre persone positive e nove in quarantena si è registrato a Firenze dove alcune persone avevano assistito alla finale degli Europei tra Italia e Inghilterra davanti al maxischermo di un locale all’aperto.
A riportare la notizia del focolaio davanti al maxischermo il quotidiano La Nazione.
La Asl Toscana centro fa sapere che il rialzo dei casi di quest’ultimo periodo è dovuto dai rientri di gruppi di giovani dalle vacanze, soprattutto da Spagna e Grecia.
Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25, la maggior parte non vaccinati o con una sola dose e che presentano sintomi molto lievi.
I giovani, tra i quali si sta registrando un numero crescente di infezioni da SarsCoV2 nelle ultime settimane, mostrano sempre più spesso anche sintomi seri della malattia. Ciò è la conseguenza dell’aumento significativo di contagi in questa fascia d’età che, conseguentemente, determina anche una maggiore rilevazione percentuale di casi sintomatici gravi o di media gravità. E’ questo ciò che sta accadendo attualmente negli ospedali, afferma l’infettivologo Massimo Andreoni, mentre aumenta la preoccupazione per il diffondersi anche in Italia della variante Delta, più contagiosa, del virus.
Quanto invece alla mutazione Beta, che preoccupa in Francia, per
ora non è segnalata nel nostro Paese.
Secondo l’ultima indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità, pubblicata lo
scorso 2 luglio, la Delta (prima denominata ‘indiana’ B.1.167.2) aveva una prevalenza pari al 22,7%, con un range tra lo 0 e il 70,6%. La prevalenza della variante Alfa (B.1.1.7, prima definita ‘inglese’) era invece del 57,8%. La variante Gamma (P.1, precedentemente ‘brasiliana’) aveva una prevalenza pari a 11,8% (con un range tra 0 e 37,5%). Quanto alla Beta (prima denominata ‘sudafricana’ B.1.351) – che sta registrando una crescita in Francia e che preoccupa perchè sembrerebbe essere più resistente ai vaccini – l’ultima indagine dell’Iss non l’ha rilevata in alcuna Regione. Secondo una successiva stima, però,
la Delta è ormai presente nel 32,6% delle sequenze depositate dal nostro Paese nella banca internazionale Gisaid, che raccoglie le mappe genetiche del virus SarsCoV2 da tutto il mondo, mentre la variante Alfa è scesa al 37,9%.