Foibe: l’esodo degli italiani dall’Istria, dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, così come l’insieme delle vicende che attraversarono il ”confine orientale” italiano lungo tutto il Novecento “non meritano né oblio, né strumentalizzazioni politiche”.
Lo ha ribadito oggi l’assessora all’istruzione e alla cultura della memoria della Toscana, Alessandra Nardini ricordando lo sforzo compiuto dalla Regione sul fronte della cultura della memoria sin dall’istituzione nel 2004 del Giorno del Ricordo. La stessa impostazione che ha caratterizzato anche l’evento organizzato insieme all’Isgrec (Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea) e all’Isrt (Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea) per questa mattina e trasmesso in diretta streaming con la partecipazione di studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Toscana.
”Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessora Nardini – è coltivare una conoscenza storica consapevole e un ricordo che ci consenta di rendere la nostra società libera da guerre, violenze, discriminazioni. È cruciale farlo assieme alle giovani generazioni affinché raccolgano il testimone e diffondano consapevolezza in modo da proteggere il futuro da rigurgiti autoritari e dai rischi di nuove stagioni di odio e divisioni”. I lavori della giornata hanno visto i i saluti del direttore dell’Ufficio della Regione Toscana, e vedranno i saluti del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia, del presidente di Isrt Giuseppe Matulli, del presidente di Isgrec Lio Scheggi. Luciana Rocchi di Isgrec ha presentato l’edizione 2022 del progetto sul confine orientale elaborato in questi anni con la Regione (”Per la Storia di un Confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento”): sarà un nuovo percorso di conoscenza storica aperto a docenti delle scuole toscane, coadiuvati da colleghe e colleghi formati nelle precedenti esperienze.
Successivamente ci sono stati gli interventi di Raoul Pupo dell’Università di Trieste (Stagione delle fiamme e stagione delle stragi), del direttore della Società di Studi Fiumani-Archivio Museo storico di Fiume Marino Micich (Il Giorno del Ricordo: un’opportunità per rafforzare il dialogo europeo attraverso la storia sofferta della frontiera giuliana), Claudio Vercelli dell’Università di Torino (Sul buon uso del ricordo. Temi, questioni e problemi relativi alle vicende storiche del confine orientale nel Novecento). A coordinare ci sarà Luca Bravi dell’Università di Firenze e storico collaboratore della Regione sulla cultura della memoria. Conclusioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.