Fondazione CR Firenze ha presentato in queste ore il programma per il 2025: salgono a 47,5 milioni di euro le risorse per l’attività istituzionale. All’iniziativa dal titolo “Generare Valore. La Fondazione per la città”, erano presenti centinaia di beneficiari e le principali istituzioni locali.
La diretta di Chiara Brilli.
Le risorse di Fondazione CR Firenze per i territori della Città Metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e di Grosseto salgono a 47,5 milioni di euro per il 2025: 7,5 milioni in più rispetto all’anno precedente e 10 milioni di euro in più rispetto alle previsioni del Documento Programmatico Pluriennale 2024-2027. Lo ha annunciato il Presidente Bernabò Bocca durante l’evento di presentazione del Documento Previsionale Annuale 2025, che si è tenuto questo pomeriggio, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: “La scelta di aumentare il nostro impegno a favore e al fianco del territorio ha un preciso obiettivo – afferma il Presidente Bocca – quello di generare valore a beneficio della nostra comunità. Una sfida che vogliamo affrontare insieme alle realtà operanti con progetti e iniziative che condividono le nostre istanze. Questa vuole essere anche una risposta forte alle criticità socioeconomiche che fanno sentire i loro effetti soprattutto sulle fasce di popolazione più vulnerabili le quali rimangono una delle nostre priorità”.
La Fondazione CR Firenze conferma il suo ruolo di grande “motore di sviluppo” sul territorio sostenendo ogni anno circa mille progetti del terzo settore. Più in dettaglio, le risorse messe a disposizione coprono in media il 30% dei costi progettuali complessivi che hanno un valore di circa 140 milioni di euro. Costi che si traducono per buona parte in stipendi dei lavoratori dipendenti e, più in generale, delle professionalità coinvolte. “La Fondazione – continua Bocca – opera come un moderno soggetto filantropico che non si limita alla mera attività erogativa ma mette in atto una nuova progettualità che è il risultato della nostra capacità di ascolto del territorio e di una visione di lungo periodo. A fine mandato vogliamo lasciare un metodo di lavoro che valorizzi le eccellenze e favorisca una rete, un ‘fare sistema’ tra realtà che operano nello stesso campo rendendo così più efficace la loro azione. Intendiamo attuare una filantropia dinamica che deve essere sempre più mirata a una progettualità ben profilata sui soggetti da aiutare. Per questo miriamo a conoscere con maggiore precisione i risultati dei nostri interventi e abbiamo chiamato uno tra i massimi esperti europei di impatto sociale quale è il professor Mario Calderini a questo incontro. Fondazione CR Firenze sta cambiando pelle con grande velocità e ringrazio il Consiglio di Amministrazione, gli Organi, i nostri soci e tutto il personale che sta condividendo con noi questa trasformazione con grande competenza ed entusiasmo”.
Il Documento Previsionale Annuale contiene le attività previste per il 2025. Un’importante novità affronta il tema dell’integrazione con un progetto intersettoriale inedito, “Strade di Comunità”, che prevede lo sviluppo di un percorso di rigenerazione umana e urbana in chiave solidale e partecipativa che dovrà interessare un quartiere cittadino da individuare in pieno accordo col Comune di Firenze. L’idea è tentare di contrastare situazioni di povertà economica, educativa e culturale cercando di ricostruire una economia di prossimità che, nel tempo, si è sfilacciata o è addirittura scomparsa. Intendiamo attuare una strategia multilivello grazie alla valorizzazione e alla messa in rete delle tante realtà, in particolare quelle del Terzo Settore, che già operano sul territorio che individueremo. Il nostro desiderio è cercare di invertire il circolo vizioso della marginalità creando e rafforzando i presidi sociali esistenti affinché possano generare nuova fiducia e nuove opportunità.
Nel 2025 verranno lanciati, inoltre, 24 bandi tematici che andranno a sollecitare le realtà del territorio per la presentazione di progetti che rispondano alle missioni della Fondazione (la Fondazione per le persone, la Fondazione per la cultura, la Fondazione per l’innovazione e la ricerca, La Fondazione per lo sviluppo del territorio). Si rinnovano gli storici bandi a favore delle associazioni che si occupano di solidarietà: welfare, disabilità, donne e minori; e ancora nel settore dedicato all’arte e alla cultura i bandi: Spettacolo dal vivo, Arti Visive, Attività Culturali. Fra i nuovi bandi: la Fondazione per il pubblico dei musei che andrà a sostenere progetti per implementare i servizi digitali, progetti per servizi educativi dedicati alle scuole e progettazione di strategie digitali, il bando Sport e Inclusione e il nuovo bando Caregivers. Saranno una trentina, invece, i progetti diretti realizzati dalla Fondazione con partner nel territorio.
In particolare, il nuovo progetto “Problema Carcere” che prevede una serie di azioni volte a favorire l’accesso ai diritti e alle tutele sociali da parte dei detenuti riducendo la carenza di servizi. Ancora con Dynamo Camp si prevede l’attivazione dei servizi di terapia ricreativa per ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e alle loro famiglie per nuclei con redditi bassi. Fondazione CR Firenze diventa partner, infine, dei progetti T3ddy e Custom3D insieme a AOU Meyer, AOU Careggi e Università di Firenze, due laboratori che si occupano dello sviluppo di sistemi e metodi che sfruttano le tecnologie 3D nella pratica clinica di trattamenti dei pazienti.
Altro tema importante sono gli investimenti di missione dedicati al social housing, ovvero appartamenti a canone calmierato per soggetti fragili, e allo student housing. Al momento l’investimento di Fondazione CR Firenze nel Fondo Housing Toscano di 11,7 milioni di euro ha generato un totale di 423 nuovi alloggi, circa 1 milione all’anno di risparmio sugli affitti di mercato. Tra le prossime iniziative di social housing rientra il possibile intervento nella ex caserma Lupi di Toscana che potrebbe dar vita a 300 appartamenti. Per quanto riguarda il mercato della locazione destinata agli studenti, Fondazione CR Firenze intende incidere sul problema dell’emergenza abitativa dovuta all’assenza di una disponibilità di posti letto a tariffa calmierata per i fuori sede con nuovi importanti investimenti. La Fondazione si è impegnata a investire cinque milioni di euro nel fondo iGeneration che ha in progetto la realizzazione di una struttura nell’attuale Monna Tessa.