Rodolfo Fiesoli, il fondatore del Forteto di Vicchio (Firenze), è stato arrestato stamani dai carabinieri in esecuzione dell’ordine di carcerazione a seguito della condanna divenuta definitiva dopo il pronunciamento ieri della Cassazione per accuse di violenze su minori ospitati nella comunità da lui creata.
La pena inflitta è di 15 anni e 10 mesi: Fiesoli deve scontarne un res iduo di 14 anni, 8 mesi e 17 giorni. Con alcune prescrizioni e la conferma dei risarcimenti per le vittime, la Cassazione ha in buona parte confermato il verdetto della corte di Appello di Firenze sulle violenze nella comunità di recupero per giovani il Forteto.
Per Fiesoli ci sarà anche un processo bis, limitatamente a un capo d’accusa su una violenza sessuale. La pena sarà ricalcolata, ma il resto delle accuse e’ confermato. Prescrizione totale invece per Luigi Goffredi, condannato in appello a sette anni. Respinti i tentativi delle difese di annullare tutto il processo. Le violenze sono iniziate nel 1975 e sono durate per circa 30 anni.
Fiesoli, 76 anni, come si spiega dai carabinieri, e’ stato portato prima nella caserma a Pelago, dove risiede, per poi essere trasferito in quella di Pontassieve per il fotosegnalamento. Rodolfo Fiesoli a quel punto avrebbe avuto un malore e per questo è stato deciso il suo trasferimento all’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri per una visita.
Da quanto appreso quando stamani i carabinieri si sono presentati nella sua abitazione a Pelago, Fiesoli è apparso sorpreso: non si aspettava l’ordinanza di esecuzione della pena.
E’ rimasto in silenzio e ha riempito una borsa con i suoi effetti personali seguendo poi i militari.
La Cassazione, la cui sentenza e’ arrivata nella serata di ieri, ha in sostanza confermato la condanna inflitta dalla corte di appello di Firenze a Fiesoli, disponendo un appello bis solo
per un capo di imputazione relativo a un presunto episodio di violenza sessuale contestatogli. Il Forteto, nato nel 1977, per anni e’ stato indicato come centro di ‘eccellenza’ in Toscana a cui il tribunale dei minori affidava ragazzi abusati e maltrattati nonostante Fiesoli negli anni 80 fosse stato condannato per reati simili. Nel 2011, dopo
le denunce di ospiti della comunita’ o loro familiari, nel frattempo diventata anche un importante cooperativa agricola, era scattata un’inchiesta che ha portato alla condanna
definitiva di ieri. Fiesoli, che si sarebbe fatto chiamare ‘Profeta’ seconda alcune testimonianze, fu anche arrestato all’epoca.