Dopo la condanna in via definitiva a 6 anni e quattro mesi di Daniela Tardani, i difensori della donna hanno definito la pena come “sproporzionata e ingiusta”.
Daniela Tardani, una delle madri affidatarie, appreso il provvedimento della Suprema Corte, si è costituita presso i carabinieri di Borgo San Lorenzo ed è stata condotta nel carcere di Sollicciano. “Mi sento in coscienza di poter dire che, purtroppo, subirà una pena sproporzionata ed ingiusta per i fatti a lei attribuiti. All’esito dei processi le sentenze hanno parlato di una vera e propria setta. Al suo interno vigevano regole imposte di cui la mia assistita è stata anch’essa vittima”, afferma in una nota l’avvocato Cecilia Turco, difensore di Daniela Tardani.