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Forteto: Fiesoli condannato a 14 anni e 10 mesi in appello-bis

Forteto

Poichè la sentenza non è definitiva Rodolfo Fiesoli non andrà in carcere, ma potrà impugnarla in Cassazione.

Il nuovo processo d’Appello, sul caso Forteto, si è svolto dopo il rinvio della Suprema Corte, che aveva chiesto di rideterminare la pena corretta che Fiesoli dovrà scontare. La sentenza è stata ricalcolata dal giudice paola Masi dopo che, sempre in appello, era stato condannato a 15 anni e 10 mesi, ma la Corte di Cassazione aveva rinviato ad una nuova corte d’appello per una nuova decisione solo su uno dei casi di violenza.

Rodolfo Fiesoli, il fondatore del Forteto è stato condannato a 14 anni e 10 mesi per violenza sessuale, nel secondo processo d’appello per gli abusi, perpetrati per anni, nella comunità di Vicchio nel Mugello.

Oggi, dopo circa un’ora e mezzo di camera di consiglio, è stata accolta la richiesta di pena richiesta dal Procuratore Generale, Luigi Bocciolini. Condannata anche l’imputata Daniela Tardani a 6 anni e 4 mesi.

Gli altri imputati, Serpi, Consorti, Tempestini e Maria Francesca Tardani, avevano concordato nel corso dell’udienza una condanna a due anni di reclusione.

Il procuratore generale Bocciolini aveva chiesto 17 anni, con il ripristino della pena inflitta in primo grado. L’avvocato difensore di Fiesoli, ricordando la sua età, 77 anni, aveva chiesto una pena “che non lo condannasse di fatto all’ergastolo”. Adesso spetterà alla Corte di Cassazione confermare o meno la sentenza pronunciata oggi. In quel momento, si riapriranno le porte del carcere per Fiesoli.

 

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