“La buona politica invece investe in conoscenza perché la conoscenza è il migliore antidoto alle paure di questo periodo. I populismi cavalcano e strumentalizzano le paure reali per raccogliere, con molta miopia, consenso”. Sono le parole del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini intervenendo a Firenze alla conferenza nazionale dell’Aici, associazione che raccoglie gli istituti culturali italiani.
Ad una domanda sul governo, Franceschini ha detto di non essere “rassegnato a un governo a fine corsa”. Secondo il ministro “stando in una squadra bisogna comportarsi come una squadra, bisogna passarsi la palla a vicenda, non ci si devono fare dispetti e sgambetti, in questa maniera si vince”. Mentre, alla richiesta di un commento sull’incontro di Matteo Salvini con la stampa a Palazzo Vecchio, Franceschini ha dichiarato: “Salvini si illude. Mi pare veramente molto improbabile” che il centrodestra vinca alle Regionali in Toscana nel 2020″.
Ad attendere il miistro dei Beni Culturali Franceschini sotto Palazzo Vecchio, un presidio dei lavoratori di Opera Laboratori, in fibrillazione da mesi senza certezza per il loro posto di lavoro ed i loro diritti. “Franceschini, nonostante le promesse fatte, pare proprio essersi dimenticato di queste 500 persone”, si legge nel comunicato di Opera Laboratori. “Tuttavia si ricorda gli altri eventi certamente più sotto i riflettori che lo attendono nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Viene a due passi dagli Uffizi e dalla Galleria dell’Accademia e non ha pensato – conclude – neanche di incontrare i lavoratori che aveva lui stesso garantito di un interesse”.
“I nostri luoghi d’arte non sono in grado di ospitare un numero indefinito di persone: davanti a Palazzo Vecchio non ci possono stare indifferentemente mille o centomila persone, a Piazza San Marco, alla Fontana di Trevi”, ha invece affermato Franceschini al forum dei giovani imprenditori di Confcommercio oggi a Firenze. “Nel piano strategico del turismo abbiamo deciso di puntare su un turismo il più possibile di livello alto, un turismo colto, un turismo rispettoso dei luoghi che attraversa, in grado di apprezzarli, in grado di rispettarli, e in grado di portare ricchezza”.
Secondo il Ministro, “se noi non facciamo una scelta di questo tipo, cioè puntare la parte alta del turismo internazionale, avremo dei problemi rovesciati, perché il discorso che abbiamo fatto anche oggi con il sindaco Nardella, e che vale soprattutto per le grandi capitali turistiche italiane come Firenze, è che se invece noi importiamo il turismo low cost, è un turismo che molto spesso ha dei numeri impressionanti e non porta ricchezza”.