‘Da noi sempre supporto, ma la società ha cambiato preferenze’ dice il sindaco di Firenze. E a proposito delle contestazioni di ieri al Franchi Nardella sottolinea: “i fiorentini mi hanno eletto due volte al primo turno e sapevano che sono napoletano: un po’ dispiace anche perché il più grande sindaco della storia di Firenze, Giorgio La Pira, è siciliano, e credo che Firenze sia di tutti i fiorentini che la amano, non necessariamente di chi è nato a Firenze”
Dal 2022 tutti lo sapevano e ne abbiamo sempre parlato, lo sapeva la Fiorentina”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine di un evento a Firenze, parlando dei lavori per il restyling dello stadio Franchi.
“Che si dovessero fare i lavori al Franchi lo si sa da più di due anni, abbiamo fatto un concorso internazionale” ha detto Nardella, che ha aggiunto c’è “un progetto che ha vinto e abbiamo portato a casa ben 200 milioni. Purtroppo di questi, 50 milioni sono stati persi dal Governo per i motivi noti”, però “ci sono 150 milioni assegnati che abbiamo il dovere di utilizzare.
Nardella ha ricordato che “la Fiorentina nel 2022 ci ha chiesto di rimanere a giocare al Franchi per la stagione 2023-2024 e invece di giocare fuori dal Franchi per le stagioni 2024-2025 e 2025-2026”, poi “sono cambiate le preferenze, a quel punto ci siamo organizzati ancora una volta per supportare la società” e “abbiamo individuato il Padovani come una delle migliori soluzioni, soprattutto ispirandoci ai casi di Bologna e Cagliari. Questi sono i fatti. Per il Padovani abbiamo investito 10 milioni. Certo se lo avessimo già saputo nel 2022 ci saremmo mossi prima”. Nardella ha poi precisato che i lavori al Padovani cominceranno “fra qualche settimana”.
Riguardo poi alla possibilità che la Fiorentina giochi allo stadio di Empoli durante i lavori, il sindaco si è detto dispiaciuto “di come si è chiusa la vicenda però noi continuiamo a lavorare a molte altre soluzioni”. Nardella ha detto che “150 milioni di soldi pubblici dei cittadini non li butto via, ho il compito di portare in fondo il progetto dello stadio, e sento il dovere di supportare la Fiorentina in tutte quelle che sono le esigenze ma dicendo le cose come stanno, con grande chiarezza, perché altrimenti si fa confusione e giustamente i cittadini non capiscono ed io credo che se i tifosi contestano è perché vogliono sapere le cose con chiarezza, ed io sono pronto a dirle fino in fondo”.
Nardella è intervenuto anche sulle contestazioni di ieri al Franchi. “Ho visto” negli striscioni di contestazione mostrati ieri allo stadio di Firenze “il riferimento al fatto che sono napoletano. I fiorentini mi hanno eletto due volte al primo turno e sapevano che sono napoletano, lo sanno tutti. Un po’ dispiace anche perché il più grande sindaco della storia di Firenze, Giorgio La Pira, è siciliano, e credo che Firenze sia di tutti i fiorentini che la amano, non necessariamente di chi è nato a Firenze”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando le contestazioni di ieri dei tifosi della Fiorentina per la gestione del restyling dello stadio Franchi. Da napoletano, ha aggiunto Nardella, “ho dato a Firenze tutto me stesso perché io la amo fino in fondo e credo che non debba fare nessun confronto con chi è nato a Firenze e che ha il mio massimo rispetto”. Per Nardella “i tifosi che hanno manifestato il loro dissenso hanno diritto come tutti i cittadini ad avere chiarezza e a sapere come stanno le cose”.
“Nei prossimi giorni – ha annunciato Nardella – aggiungeremo ulteriori novità e faremo ancora chiarezza, visto che per altro con molte delle tifoserie avevamo già concordato dalla scorsa settimana di incontrarci ed io li incontrerò perché penso che il dialogo sia la cosa migliore. Il rispetto passa però dal parlare un linguaggio di chiarezza, di verità, e lo faremo anche con i tifosi con cui, ripeto, avevamo già concordato di vederci e nei prossimi giorni lo faremo”.