Firenze, Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, chiederà alla soprintendenza di Firenze di rivedere la pratica relativa al rifacimento dello stadio comunale Artemio Franchi dopo gli ultimi rilievi di Icomos, ente consultivo dell’Unesco, molto critico sul progetto dello studio Arup vincitore di un concorso del Comune.
“Ho visto l’appello di Icomos – ha detto Vittorio Sgarbi a La Repubblica parlando del Franchi – Mi confronterò col ministro Sangiuliano. E chiamerò la soprintendente Ranaldi per pregarla di riprendere in mano la pratica del progetto. Parlerò anche col sindaco Nardella. Non voglio fare guerre”, “ma il documento di Icomos contiene riflessioni che approvo e che credo possano portare i progettisti a fare delle revisioni”.
“Certamente – ha aggiunto – evitare l’abbattimento del capolavoro di Pier Luigi Nervi è stata idea più intelligente di quella di Sala con San Siro a Milano”. Sgarbi, sempre parlando con La Repubblica, chiede di tenere un summit sul progetto anche ricordando che “se non troviamo una linea conciliante e di dialogo potremmo trovarci in difficoltà con la famiglia Nervi, con cui entrerò in contatto e delle cui preoccupazioni mi ha informato Gianni Letta: hanno dalla loro l’arma del diritto d’autore sulla struttura, potrebbero trascinarci in una causa”. “Sono convinto che il progetto possa essere migliorato”, ha concluso Sgarbi.
I dubbi rilanciati da Icomos, dopo quelli di altri soggetti, fra tutti l’associazione Nervi Project, riguardano la trasfigurazione dell’opera – avveniristica per l’epoca – di Pier Luigi Nervi che, viene sottolineato, sarebbe oscurata in tutti i suoi principali stilemi architettonici che la distinguono da altri stadi, dallo slancio della Torre di Maratona, alle scale elicoidali, alla copertura della tribuna e altri ancora ben evidenziati nei manuali storia dell’arte e di architettura.
Icomos segnala che il progetto di ristrutturazione metterebbe di fatto una specie di “lapide” sul capolavoro nerviano, che pur non venendo abbattuto, verrebbe però fatto sparire alla vista e non sarebbe più conoscibile come era stato concepito. Dubbi sono espressi sul piano anche da Italia Nostra.
Molto rapidamente è arrivata la replica del sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha detto di voler contattare la sovrintendente di Firenze Antonella Ranaldi per parlare di una possibile revisione del progetto del nuovo stadio ma ha anche sottolineato: “Sullo stadio Artemio Franchi di Firenze ci sono dei finanziamenti stanziati, voglio anche ricordare che il progetto è stato approvato nella Conferenza dei servizi su progetto di fattibilità tecnica ed economica e si sono espresse tutte le realtà istituzionali pubbliche compreso il ministero della Cultura e la sovrintendenza. Il ministero della Cultura e la sovrintendenza non hanno manifestato pareri diversi da quelli che sono stati espressi sul progetto di fattibilità. C’è un percorso ormai avviato e condiviso da tutte le autorità con risorse stanziate che altrimenti andrebbero perse”.:
“Con Sgarbi ho un ottimo rapporto – ha spiegato il sindaco -. Ovviamente è libero di esprimere il suo punto di vista, noi ci atteniamo alle procedure e alle regole. Noi siamo assolutamente tranquilli e siamo ovviamente disponibili a confrontarci con il ministro ed il sottosegretario alla Cultura perché se nell’ambito di queste regole stabilite si possono applicare delle migliorie, senza perdere soldi, e senza perdere tempo, noi non siamo contrari però come detto abbiamo tutto verbalizzato e ci sono i pareri favorevoli di tutti i soggetti coinvolti, il ministro della Cultura per primo”.
“Credo che il Governo dovrebbe fare di questo progetto un esempio e un modello – ha concluso -. L’alternativa, se dovessimo perdere i soldi e comunque questo non avverrà, è quella di abbandonare lo stadio.