Lunedì 17 giugno, in concomitanza con l’insediamento del consiglio comunale di Firenze, il movimento Fridays For Future organizza un presidio in piazza San Firenze alle 15.30 per chiedere al Comune di Firenze la dichiarazione di emergenza climatica.
Di seguito pubblichiamo il comunicato diffuso in vista del presidio:
Siamo contenti di apprendere che il consiglio della regione Toscana abbia approvato la mozione di dichiarazione di emergenza climatica, come richiesto dal nostro movimento e come già fatto da vari stati, paesi e città del mondo. La dichiarazione di emergenza climatica è solo il primo passo di un lungo percorso. Se alle parole non si affiancano fatti l’intera operazione perde completamente di senso. Siamo in uno stato di emergenza, esattamente come se fossimo in guerra assediati da un esercito accampato fuori dalle mura della nostra città e finalmente siamo in grado di riconoscerlo ufficialmente. Si, sono passati molti anni da quando hanno iniziato ad avvertirci che saremmo arrivati a questo, da quando la nostra metaforica guerra è iniziata, ma finalmente (meglio tardi che mai) riusciamo a riconoscere l’emergenza. Questo però non basta. Adesso che facciamo? Continuiamo con i soliti progetti, con le solite politiche di prima? Deve essere chiaro, riconoscere di essere in uno stato di emergenza significa agire nell’interesse di uscire dall’emergenza, e per questo molti provvedimenti devono essere fatti subito. Se alcuni dei provvedimenti richiesti prevedono pianificazione, consultazioni e sblocchi di risorse che non possono essere immediatamente disponibili, alcune cose possono e devono essere fatte immediatamente. Per fare un paio di esempi, non si può pensare in uno stato di emergenza climatica di potenziare un aeroporto come quello di Firenze, costruendo un nuovo aeroporto a tutti gli effetti, che aumenterebbe esponenzialmente il numero di voli. L’aereo è il mezzo che emette più CO2 superando il treno di 50 volte in termini di emissioni. Un progetto completamente contrario alla situazione di emergenza climatica che stiamo vivendo. Come se in una città assediata in stato di emergenza si utilizzassero le poche risorse disponibili per dare un aiuto agli assedianti invece che per trovare una via di uscita. Siccome fino ad ora la Regione Toscana ha sostenuto il progetto dell’aeroporto, vogliamo dargli l’idea che forse, per essere coerenti con le dichiarazioni fatte, le prime azioni da sostenere dovrebbero essere la cancellazione dei progetti che vanno in direzione contraria a quella necessaria alla nostra sopravvivenza e alla transizione ecologica: è necessario cancellare il nuovo aeroporto di Firenze e, per fare un altro esempio, cancellare l’inceneritore di Case Passerini (il cui progetto non è ancora stato cancellato definitivamente). Un inceneritore inquina e produce polveri sottili e a Firenze non produciamo abbastanza rifiuti da farlo funzionare in continuo e dovremmo importare rifiuti da fuori. Inoltre per quanto riguarda il recupero energetico, un inceneritore rilascia molti più gas climalteranti di una centrale a carbone a parità di energia elettrica prodotta.
Possiamo comunque dire che per Fridays For Future Firenze, la dichiarazione di stato di emergenza climatica da parte della Regione Toscana è un passo importante, e lo sarà altrettanto il fatto che l’emergenza climatica venga dichiarata anche dalla città di Firenze. Vogliamo essere chiari sui passi da intraprendere, la dichiarazione di stato di emergenza è solo il primo dei tre punti che dovranno essere affrontati nell’emergenza climatica. DITE LA VERITÀ: cioè dite che abbiamo solo dodici anni per arrestare una catastrofe planetaria e i danni prodotti in due secoli; dobbiamo con questi atti portare attenzione sul tema. AGITE SUBITO: cioè indicate ora le cose da fare al più presto e soprattutto le cose da non fare più. CONVOCATE LE ASSEMBLEE: la conversione ecologica non può farsi senza la popolazione.
Lunedì 17 giugno alle 15.30 faremo un presidio in piazza San Firenze e sotto Palazzo Vecchio in concomitanza con l’insediamento del nuovo consiglio comunale di Firenze per chiedere a gran voce di dichiarare lo stato di emergenza climatica anche per la città di Firenze, e speriamo di essere ascoltati, perché continueremo a richiederla fino a che non ci sarà concessa. Ma dopo le dichiarazioni di supporto fatte dagli amministratori durante le nostre manifestazioni (che speriamo non fossero solo “campagna elettorale”) non dovremmo temere di essere ignorati.