G20: Coldiretti, sono tanti i giovani contadini arrivati da tutta Italia in piazza Santa Croce a Firenze con trattori, balle di fieno e campanacci, per protestare contro il furto e la distruzione di terra fertile.
Le nuove generazioni infatti, sottolinea la Coldiretti, rischiano di pagare più di altre il prezzo dei cambiamenti climatici, delle speculazioni sulla terra e del land grabbing ossia la corsa all’accaparramento di terre e produzioni agricole da parte dei Paesi più ricchi, il tutto favorito dal Covid, responsabile di tanta incertezza sui mercati. Una piaga che spinge il caro prezzi delle materie prime agricole nel mondo, con +32% rispetto allo scorso anno secondo l’indice della Fao di agosto.
In cima alla graduatoria dei Paesi che si sono accaparrati nel mondo più terre, fa sapere la Coldiretti sui dati Focsiv, ci sono Cina (14 milioni di ettari), Canada (11 milioni di ettari) e Stati Uniti (10 milioni di ettari). Furti concentrati per un terzo (31 milioni di ettari) in Sud America, altrettanti in Africa (30,5 milioni di ettari) e a seguire in Europa Orientale (19,5 milioni di ettari).
“Lanciamo un appello ai grandi del mondo per la difesa del lavoro agricolo, siglato insieme ai colleghi di altri Paesi, per fermare questa pericolosa deriva dagli effetti dirompenti sull’economia e sulla vita delle persone”, ha detto la delegata dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati, annunciando la prima rete tra le organizzazioni di giovani agricoltori a livello globale.
L’Italia può contare su quasi 60 mila giovani impegnati a difendere le campagne, il numero più elevato in Europa, ha detto Barbati, nuove generazioni che hanno un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici. Da qui la necessità di sviluppare strumenti economici per gestirne gli impatti sull’agricoltura, come assicurazioni, indennizzi, prestiti agevolati per la ricostruzione e finanziamenti per nuove tecnologie.