Omar Galliani e le sue TEOFANIE in mostra all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema fino al 28 aprile 2019.
Omar Galliani, che è nato nel 1954 a Montecchio Emilia dove tuttora vive e lavora, è un pittore vecchio stampo. Cioè usa la figura umana in maniera tradizionale, e in maniera altrettanto tradizionale crea ogni suo quadro: come nel caso di questi esposti all’ Oratorio di Santa Caterina delle Ruote. Che sono tutti realizzati su pannelli di pioppo.
Proprio per questo si crea una specie di risonanza tra i quadri di Galliani e le volte coperte di affreschi di Spinello Aretino della stupenda chiesetta di campagna. Nel Trecento infatti tutti i dipinti erano su tavola (proprio di pioppo, il più delle volte) e ogni immagine costava un gran dispendio fisico.
Oggi l’arte contemporanea volteggia per altri liti. Parla altri linguaggi. Rimane però un certo fascino indefinibile in prodotti realizzati con tanta e tale intensa concentrazione, che hanno richiesto tanto tempo e tanta attenzione. E materiali anch’essi “antichi”: matite, grafite, carboncino, inchiostri. E molto olio di gomito.
In questa mostra i soggetti di Galliani sono anelli, rose, draghi, fiori, teschi, spade. E i suoi caratteristici volti femminili. Tutto affiora dalla più oscura oscurità del fondo. E i neri di Galliani sono bellissimi.
Contro il nero si staglia anche il suo grande autoritratto. Donato alle Gallerie degli Uffizi, entrerà a fare parte della collezione che abitava nel Corridoio Vasariano e sarà riallestita nelle sale del museo.
Galliani, docente di pittura all’Accademia di Belle arti di Brera, ha detto: “Non realizzo progetti o studi preparatori per le mie opere. Le mie grandi tavole sono realizzate essenzialmente attraverso la basicità di due materiali: il legno, la grafite e in mezzo il soggetto. L’avvicendarsi delle due componenti essenziali generano l’opera. L’origine del soggetto è sfuggente, la sua configurazione si dà attraverso il tempo e la dilatazione del disegno”.
TEOFANIE, Opere di Omar Galliani, organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli, con la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi e della Tornabuoni Arte, è all’ Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema fino al 28 aprile. Ingresso gratuito.
Margherita Abbozzo. Tutte le foto sono mie.