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Gas, Ferrari: “Snam ha escluso off shore a Piombino e nel golfo Follonica”

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La seduta di oggi della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione al rigassificatore a Piombino si è conclusa con un’importante novità che il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha definito una “grande conquista”: “il rigassificatore off shore non sarà fatto né a Piombino, né nel golfo di Follonica, Snam ce lo ha formalizzato”. Rimane invece ancora da stabilire la localizzazione dell’impianto in alto mare (che dovrebbe essere attivato nel 2026), Snam dovrebbe comunicarla nella prossima seduta del 21 ottobre.

“Abbiamo preteso che Piombino uscisse dalle ipotesi di un impianto offshore e oggi Snam formalmente in conferenza dei servizi ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l’impianto offshore. Questo ci porta ad essere soddisfatti, a gioie, a ritenere che il buonsenso ha prevalso”. Questo il commento del sindaco di Piombino Francesco Ferrari dopo la riunione della conferenza dei servizi per il rigassificatore di Piombino che si è svolta oggi a Firenze. Ferrari prima della riunione aveva ribadito la contrarietà alla nave in porto per 3 anni e alla successiva collocazione per 25 anni di un impianto offshore nel mare al largo di Piombino “Noi siamo contrari alla nave in porto, ne abbiamo spiegato tecnicamente le ragioni, e siamo contrari alla collocazione per 25 anni di un impianto offshore, in considerazione del fatto che è illogico porre quella nave in un impianto fisso tra le isole dell’Arcipelago toscano, nel Santuario dei cetacei”.

“Un impianto nel golfo di Follonica – ha poi spiegato Ferrari – avrebbe minato l’attività produttiva dell’itticoltura, un impianto più lontano nel mezzo del canale di Piombino avrebbe minato sotto un profilo ambientale il nostro mare, il Santuario dei cetacei e avrebbe avuto un impatto negativo enorme sotto il profilo del rilancio turistico. Snam ci ha assicurato, senza dirci quali saranno le ipotesi di collocazione dell’impianto offshore, che Piombino non è tra quelle ipotesi. Tiriamo un sospiro di sollievo, la città intera e anche i comuni limitrofi. Penso anche al Comune di Follonica che aveva assunto una posizione di contrarietà che personalmente ho apprezzato. Credo che a gioire non sia solo la città di Piombino, ma tutto il comprensorio”. Per Ferrari questo è “anche il frutto della presa di posizione delle istituzioni locali e della città intera. E’ una prima conquista, ma questo non toglie che continuiamo ad essere contrari anche all’ipotesi di una nave, per tre anni, all’interno del porto per ragioni tecniche, scientifiche e giuridiche”.

In merito alla posizione espressa dalla leader del suo partito (FdI), il sindaco ha specificato che “Giorgia Meloni ha ritenuto sottolineare, e per questo gliene sono grato, che Piombino ha già dato e quindi non merita la collocazione di un rigassificatore all’interno del suo porto, detto questo ha anche affermato che i rigassificatori sono fondamentali su questo sono anche io molto d’accordo e che se c’è un’alternativa a Piombino va perseguita”. “Noi facciamo il nostro – ha aggiunto Ferrari – rappresentiamo la comunità, cerchiamo di tutelarla. La questione è tecnica e non politica, poi se la politica dovesse tornare indietro sui passi fatti dal Governo Draghi dal ministro Cingolani e da Giani tanto meglio per Piombino”. La leader di Fdi, l’8 settembre, in occasione del suo comizio elettorale a Firenze, dopo aver affermato che con il sindaco di Piombino “siamo in piena sintonia”, aveva spiegato che “abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”. Poi, aveva proseguito Meloni, “se quella alternativa non esistesse, poiché noi abbiamo il problema di liberarci dalla dipendenza russa il prima possibile e di essere indipendenti, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città, e nel coinvolgere anche l’amministrazione che finora non è stata coinvolta molto, e secondo me anche quello è un grande errore del governo precedente”.

“Oggi è chiamato a decidere tecnicamente il commissario straordinario, – ha aggiunto il sindaco – va da sé che il futuro Governo dovrebbe essere investito di una decisione che è stata presa dal precedente”. Rispondendo poi a una domanda se si ritiene soddisfatto delle opere di compensazione per la città, a cui sta lavorando la Regione Toscana nell’ottica di autorizzare il rigassificatore a Piombino (Livorno), Ferrari ha detto: “Mi sia consentito di non parlare di compensazioni mettendoci opere che già sono finanziate, addirittura già cantierizzate. Il primo lotto della strada statale 398 è cantierizzato oltre che finanziato. Se voi venite a Piombino trovate il cantiere. Il secondo lotto è già finanziato con fondi del Pnrr”. “Ho sempre detto che le compensazioni possono compensare problematiche di natura economica – ha aggiunto -. Oggi siamo a discutere della sicurezza, del garantire l’incolumità pubblica dei miei concittadini e quindi oggi io non posso parlare di compensazioni. Nel momento in cui dovesse arrivare l’autorizzazione e dovesse essere fugato qualsiasi dubbio in ordine alla sicurezza di quell’opera, allora e solo allora potremmo parlare di compensazioni”. Per Ferrari “le compensazioni possono compensare gli aspetti economici dell’aggravio del peso della nave all’interno del porto, non possono compensare una diminuzione della sicurezza pubblica o un rischio di incidente rilevante”.

Eugenio Giani presidente della Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino (Livorno) ha commentato dicendo: “Io sto vedendo un lavoro molto costruttivo, molto serio, tutti coloro che partecipano si stanno impegnando nell’interesse generale del buon andamento di una vicenda che tocca tutti gli italiani, e quindi sono davvero ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell’opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall’altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari che sono di grande importanza per il futuro di Piombino e della Val di Cornia”. Giani ha poi spiegato che durante la riunione è stato affrontato il tema dell’intesa della Regione Toscana con lo Stato che “è elemento qualificante della autorizzazione, dove mettiamo le opere complementari al rigassificatore, ovvero le opere per la città di Piombino: le bonifiche, le infrastrutture, le energie rinnovabili, gli sconti in bolletta per le imprese, lavoratori e famiglie”.

Tra queste, Giani ha ricordato “la bonifica della falda dal valore di 88 milioni su cui sta
lavorando la nostra direzione ambiente con quella del Mite”, la “bonifica dei cumuli delle attività siderurgiche, anche in questo caso si parla di cifre oltre 100 milioni”, la
realizzazione della strada 398 che “porti direttamente al porto”, il posizionamento degli “impianti di energia rinnovabile” e “il taglio delle bollette che abbiamo proposto al 50% che è importante per imprese e cittadini, per tutti gli anni in cui il rigassificatore sarà in città”.

Simona Gentili ha intervistato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.

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