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Mer 26 Feb 2025
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Gen Z: giovani e politica. Da Rignano con la voglia di cambiare ‘il presente’

Puntata di Gen Z. Voce ai ventenni di oggi sul futuro di tutti/e, dedicata a Giovani e politica, dalla terra del ‘rottamatore’ ai giovani di oggi. Ospiti in studio – Lapo Albizi, 20 anni,  segretario di Sinistra Italiana di Rignano sull’Arno, il più giovane segretario di Alleanza Verdi Sinistra sul territorio nazionale.  Samuele Manni, 20 anni, presidente della Consulta giovani di Rignano e tesoriere di Sinistra Italiana Rignano sull’Arno

Cosa spinge oggi un giovane ad entrare in politica, come vive i temi del diritto all’abitare, allo studio, la sicurezza, la precarietà, la socialità? Da un territorio che è stato l’origine del ‘rottamatore’ per antonomasia, Matteo Renzi, cosa vuol dire essere giovane oggi in politica o come renderla a misura di giovane?

L’articolo di Leonardo Margarito

Il “giovane vecchio” è l’espressione più gettonata quando si prova, quasi anacronisticamente, ad accostare un Gen Z alla politica. Sembra non ci sia margine di avvicinamento tra queste due entità, due poli contrapposti che si respingono al minimo contatto.

Ma è proprio così? 

Ne abbiamo parlato negli studi di Controradio, in occasione della puntata di Gen Z, spazio ormai diventato fonte di ispirazione per giovani e meno giovani. I due ospiti ventenni, Lapo Albizi e Samuele Manni, provengono da un territorio che di politica parla, eccome se parla: Rignano sull’Arno. E da lì non poteva che sorgere spontanea la domanda sul politico rappresentativo per eccellenza di Rignano, il celebre “rottamatore” Matteo Renzi e su come affrontare questa importante eredità lasciata alle future generazioni: 

“E’ un’eredità impegnativa quella di Matteo Renzi, senz’altro non ha tenuto fede ai propositi che aveva annunciato” – commenta senza mezzi termini il giovane Lapo Albizi Segretario di SI e continua – “purtroppo il suo motto della rottamazione non si è avverato. Oggi i dati ci confermano che in Parlamento gli Under 30 sono soltanto 4 che devono rappresentare otto milioni di cittadini; l’età media nel Parlamento Italiano è di 51 anni. Come possiamo credere che i giovani siano realmente rappresentati?”

Non si può negare che qualche piccolo passettino sia stato compiuto, soprattutto se si scorge lo sguardo agli enti locali, ma tanto ancora deve essere compiuto. Il tema della rappresentanza è un vulnus della nostra democrazia attuale, dove i Gen Z richiedono a gran voce uno spazio – che gli spetterebbe – non solo per accertarsi di un futuro più solido ma per intervenire nel presente. E per fare politica, anzitutto partendo dal proprio territorio, in modo concreto significa mettersi a disposizione della propria comunità; lo sa bene Samuele che ci ricorda quanto sia essenziale “la creazione di spazi sicuri e collettivi. Noi con la consulta di Rignano possiamo che essere fieri di una iniziativa in particolare che quest’anno arriverà alla terza edizione: “Rignano Rock”. È un festival musicale che raccoglie le band emergenti del territorio, un po’ simile come concetto al Rockcontest di Controradio. Da eventi come questi che toccano l’aspetto sociale si può fare politica”.

Perchè la politica, quella reale, parte dal basso. Dai problemi e dalle esigenze delle persone, di una collettività. Dal sociale e dalla cultura che diventano i due principali motori di una società. L’insegnamento che questi due ragazzi ci regalano è proprio la loro semplicità nel credere in una passione, forse più “alta” di quelle quotidiane: il bene comune. E anche se loro – a detta di Samuele – non si definiscono “delle eccellenze”, credo che il loro esempio sia una diversità che mi auguro presto possa diventare normalità. Perché sì, Gen Z e politica possono stare nella stessa frase e possono dialogare insieme, al netto che la Politica in senso lato sia capace di ascoltare e non di esserne indifferente. Ma questo lo scopriremo soltanto vivendo.