Bancarotta fraudolenta e emissione di fatture false i reati ipotizzati a vario titolo ai genitori dell’ex premier Renzi
Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier e leader di Iv Matteo Renzi, sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta per il fallimento delle cooperative ‘Delivery Service Italia’, ‘Europe Service’ e ‘Marmodiv’, che conta in totale 18 imputati. Bancarotta fraudolenta e emissione di fatture false i reati ipotizzati a vario titolo. Per questa inchiesta i genitori di Renzi due anni fa furono arrestati.
La prima udienza del processo è fissata per il 1 giugno e nasce da un’inchiesta che ha preso in esame la gestione di cooperative di servizi dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario.
Secondo le indagini, condotte dalla finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco, Tiziano Renzi e Laura Bovoli sarebbero stati amministratori di fatto delle cooperative indagate, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società.
Si è conclusa con 16 rinvii a giudizio e un patteggiamento, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta per il fallimento delle cooperative ‘Delivery Service Italia’, ‘Europe Service’ e ‘Marmodiv’.
Oltre ai genitori di Renzi, il gup ha disposto il processo per altri 14 tra legali rappresentanti delle coop, componenti dei cda e imprenditori. Ha patteggiato una pena a 6 mesi di reclusione l’imprenditore ligure Mariano Massone, accusato di bancarotta fraudolenta.
Nel febbraio del 2019 Massone fu arrestato ai domiciliari insieme ai genitori dell’ex premier. Estinte infine le accuse a carico di un altro imputato, deceduto nel corso dell’udienza preliminare.
Secondo i legali dei genitori di Renzi, “La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui questo è chiamato per legge. È però emersa già dalle carte la prova della infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede”. Lo affermano in una nota i legali che compongono il collegio difensivo di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, commentando il rinvio a giudizio dei loro assistiti per i reati di bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false”.