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Genitori Renzi condannati per fatture false e assolti per bancarotta

Matteo Renzi,

Foto Imagoeconomica

Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre del leader di Iv Matteo Renzi, sono stati condannati dal tribunale di Firenze a 3 anni e 2 mesi e 15 giorni di reclusione per alcuni episodi di false fatturazioni e assolti dal reato di bancarotta fraudolenta delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service. Assolta anche la sorella Matilde Renzi, al processo nato dal fallimento delle cooperative di volantinaggio e servizi pubblicitari Marmodiv, Delivery Service, Europe Service, collegate alla Eventi 6 srl, la società dei genitori dell’ex premier.

ll Tribunale di Firenze ha condannato a tre anni, due mesi e 15 giorni di reclusione Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, per false fatture nel processo di primo grado per il fallimento delle cooperative Marmodiv, Delivery e Europe Service. Marito e moglie sono stati assolti, invece, dall’accusa principale di bancarotta. La  figlia Matilde è stata assolta dall’accusa di false fatture perché il fatto non sussiste e per la particolare tenuità del fatto.

La difesa di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, attendono di leggere le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado per fatture false e poi presentare ricorso in appello. L’avvocato Federico Bagattini ha ricordato che per questo procedimento i due coniugi erano stati messi agli arresti domiciliari. “Era il processo delle bancarotte e sono stati assolti – ha commentato – Voglio ricordare che se chi ha chiesto la misura e chi l’ha disposta avesse avuto previsione di questa sentenza, la misura cautelare non avrebbe potuto essere somministrata ai coniugi Renzi”.

Il pm Luca Turco aveva chiesto, nella sua requisitoria a dicembre 2023, la condanna a 5 anni di reclusione ciascuno per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, e a 10 mesi per Matilde Renzi. La procura aveva inoltre chiesto condanne comprese tra 1 anno e 4 anni 8 mesi per altri sette imputati. Secondo le indagini, condotte dalla guardia di finanza, i coniugi Renzi avrebbero usato le cooperative, di cui sarebbero stati amministratori di fatto, per aumentare il volume di affari della società di famiglia, la Eventi 6. Poi le avrebbero portate al fallimento, omettendo di versare gli oneri previdenziali e le imposte. Accuse infondate secondo il collegio difensivo della coppia che nell’ultima udienza prima di oggi aveva rilasciato dichiarazioni spontanee.

Una sentenza “ampiamente positiva per tanti aspetti”: “Azzerate tutte le infamanti accuse che in questi anni abbiamo ricevuto sulle bancarotte. Ci hanno persino arrestato per quell’accusa e oggi il Tribunale di Firenze ci ha assolto disintegrando l’impianto accusatorio della procura. Non abbiamo fatto nessuna bancarotta”. Così in una nota Tiziano Renzi, sorpreso per la “condanna per le 4 presunte false fatture”: “in quella specifica vicenda non avevamo alcun ruolo, ricorreremo”. Gli “riempie il cuore di gioia” che la figlia Matilde sia “fuori da ogni processo un mese dopo che è accaduta la stessa cosa a suo marito Andrea”, aggiunge.

“Questa ennesima assoluzione – afferma sempre Tiziano Renzi – si aggiunge alle assoluzioni o archiviazioni di questi dieci anni a Genova, Cuneo, Firenze e Roma”. Riguardo alla condanna per le quattro fatture false “con immutata fiducia nella verità, andremo in appello dove avremo modo di mostrare tecnicamente come siamo estranei anche da questa contestazione, peraltro marginale, per un valore inferiore a centomila euro” prosegue. “Oggi si compie un grande passo in avanti: un tribunale sancisce che non abbiamo commesso i reati per cui siamo stati arrestati. Mi spiace perché per l’assoluzione completa dovremo aspettare ancora l’appello, tra un anno. Ma chi ha seguito il processo sa che quella di oggi è la vittoria della verità contro le contestazioni assurde della procura. Ricorreremo in appello sulle false fatturazioni e chiederemo i danni in sede civile a chi ci ha insultato in questi anni” conclude.

“La sentenza ha sancito la totale estraneità di Laura e Tiziano Renzi dalle accuse di bancarotta che condussero al loro arresto nel 2019. Alla luce della sentenza di assoluzione, l’arresto si conferma come del tutto inadeguato” Lo hanno detto gli avvocati Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, difensori dei genitori e della sorella del leader di Italia Viva. “E’ residuata una condanna per alcune ipotesi di false fatturazione mentre vi e’ stata assoluzione su episodi del cosiddetto ‘macero’ dei volantini che costituiva parte imponente della imputazioni. Al netto del clamore mediatico che accompagnerà questa sentenza umanamente e professionalmente oggi festeggiamo ennesima assoluzione. Si è chiuso un cerchio di processi tutti terminati con assoluzioni o proscioglimenti aperto con la nomina di Matteo Renzi a presidente del Consiglio dei ministri. Ci piace ricordare anche l’assoluzione di Matilde Renzi, ingiustamente gettata nel tritacarne giudiziario”.

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