Gen Z. Puntata del 10 gennaio 2025 Voce ai ventenni di oggi sul futuro di tutti/e, con Chiara Brilli e Leonardo Margarito, in onda il venerdì in Newsline alle In collaborazione con Tif. Tema della puntata: Genz e sport, tra competizione e competitività. Ospite in studio – Carolina Beni, giovane ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Classe 2005, di Figline Valdarno (FI). Con le voci dei giovani e degli allenatori e allenatrici della campagna ‘Lo sport non è una gara #lamiavittoria’
L’articolo di Leonardo Margarito
Lo sport è competizione, o forse la competizione fa parte dello sport. Insomma, scambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Lo sport, tra i suoi principali ingredienti, annovera il confronto tra più individualità in un contesto che apparentemente può sembrare diligente e pacato. Ma dietro ogni competizione c’è tanta competitività. Sembra un concetto ovvio se lo guardiamo dal nostro lato, quello di semplici fruitori; dal lato dello “spettacolo” non ci rendiamo effettivamente conto che in ciascun sportivo alberga tanto la volontà di emergere e arrivare quanto quel senso di fallimento.
Questo ce lo racconta negli studi di Controradio – nell’ambito della prima puntata dell’anno di Gen Z – Carolina Beni, diciannovenne ballerina che è entrata da Settembre nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. A 12 anni si è trasferita a Roma per studiare al Teatro dell’Opera di Roma, volendo inseguire il sogno di diventare una ballerina. Che mondo complesso quello della danza, soprattutto della danza classica. La rigidità tanto nota di questa disciplina mette in difficoltà numerose ragazze che, sul lungo periodo, faticano a mantenere i ritmi necessari per essere competitivi.
La testimonianza di Carolina su questo è un monito: “personalmente sono sempre stata abbastanza tranquilla per quanto riguarda le regole della danza classica e sul mio aspetto fisico; fortunatamente non ho mai avuto particolari problemi. Si sa, la danza classica richiede certi canoni ma la prima cosa è stare bene con se stessi. Ed onestamente ciascuno di noi non deve nascondere le proprie ambizioni, ma la vittoria più grande è il lavoro personale che si deve fare su stessi. Al di là dei risultati sportivi.”
Sebbene questo sia un concetto pressoché chiaro a noi tutti, non necessariamente viene propinato agli sportivi. Perdere di vista se stessi a discapito di un risultato è la peggiore condizione cui si possa ritrovare uno sportivo. Anzi, spesso le vittorie nascono proprio quando si comprendono in profondità i valori dello sport, l’amore verso se stessi e il rispetto nei confronti dei propri avversari. Nei momenti di complessità contano molto le persone che ti sono vicine e che ti accompagnano ad uscire dal tunnel. La stessa Carolina ci racconta che “devo dire grazie ai miei genitori, alla mia famiglia che mi ha sempre supportata in questo percorso non facendomi mai mancare niente nel corso di questi anni. Ho avuto la fortuna di avere amici, insegnanti che mi hanno dato la possibilità di iniziare questo percorso di crescita importante. Ma voglio dire grazie anche a me stessa per essere stata forte e aver tenuto duro, anche questa è una grande dimostrazione di una crescita
caratteriale.”
Se la danza classica italiana ha visto nel corso di questi anni tante stelle brillare nel panorama mondiale, anche Carolina siamo convinti saprà illuminare con il suo talento e la sua umanità i più importanti palcoscenici del mondo. La sua luce ci ricorda che la competitività sana è un valore, l’ambizione non deve essere un’ossessione e il rispetto di sé stessi e degli altri il paradigma di tutto lo sport.
Tutte le puntate di Genz sono riascoltabili QUI
Prossimo appuntamento il 24 gennaio 2025 alle 9.00 su Controradio