Mer 25 Dic 2024
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Georgofili, Firenze non dimentica

Il suono delle chiarine sull’Arengario di Palazzo Vecchio, seguito dai rintocchi della campana della torre di Arnolfo, hanno dato il via al corteo che, con in testa il Gonfalone della città e il sindaco Dario Nardella, da piazza Signoria ha raggiunto via dei Georgofili nel
25/mo anniversario dell’attentato che causò la morte di 5 persone, 48 feriti e danni ingentissimi al patrimonio storico-artistico.

“Alle 1.04 del 27 maggio 1993 un devastante boato scosse #Firenze. Francesco, Angela, le loro figlie Nadia e Caterina e il giovane Dario vivono nei nostri cuori. #Firenze non dimentica, senza memoria non c’è futuro #Georgofili”, ha scritto Nardella in un tweet ricordano le vittime.
Accanto al sindaco il ministro per lo Sport Luca Lotti, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il vicepresidente della Regione Vittorio Bugli e il presidente dell’Accademia dei Georgofili Pietro Piccarolo. Nel corteo, tra gli altri, il deputato M5S Alfonso Bonafede. Anche Lotti, subito dopo, ha voluto ricordare l’anniversario con un tweet: “27 maggio 1993. Firenze, per non dimenticare. Dopo 25 anni, insieme ai rappresentanti istituzionali e a tanti cittadini si onora la memoria delle vittime innocenti di una violenza ingiustificabile”. Davanti alla lapide, alle 1,04, è stata deposta una corona di fiori e sono risuonate le note del
silenzio. In piazza un migliaio di persone hanno assistito alla manifestazione e all’esecuzione di alcune parti della Madama Butterfly. In tanti poi hanno voluto vedere il dipinto ‘I giocatori di carte’ di Bartolomeo Manfredi, esposto nell’auditorium Vasari della Galleria aperta per l’occasione.
Mezz’ora prima del corteo alcuni esponenti di Casaggì hanno attaccato uno striscione in via dei Georgofili (‘Chi è colluso non pianga’) subito rimosso dagli agenti della Digos.

Un messaggio dell’ex presidente del Senato Pietro Grasso, inviato alla presidente
dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli, è stato letto stasera in piazza della Signoria a Firenze nella fase iniziale
della manifestazione che ricorda i 25 anni dell’attentato mafioso. “Nulla può spegnere la determinazione di chi porta avanti il ricordo”, ha scritto Grasso di cui è stata
sottolineata l’assidua partecipazione alle iniziative sui Georgofili sia da magistrato sia da Presidente del Senato.
Circa un migliaio di persone, dalle 21.00, sta seguendo davanti all’Arengario di Palazzo Vecchio le iniziative, tra le quali musiche e interventi delle istituzioni, che anticipano il
corteo che intorno alle 1.00 partirà dall’Arengario per raggiungere il luogo dove era stata posizionata l’autobomba che causò 5 morti, 48 feriti e ingenti danni alle opere d’arte e ai
monumenti la notte del 27 maggio 1993. Alle 1.04, mentre risuoneranno i rintocchi della campana di Palazzo Vecchio, verrà deposta una corona di fiori sotto la targa posta che ricorda quella notte nella ricostruita torre del Pulci, in via dei Georgofili.