“Il Comune di Magliano ha sempre detto un ‘no’ tassativo a impianti geotermici e la nostra posizione resta ferma” dice il sindaco Diego Cinelli. Che aggiunge “la geotermia si concilia male con la vocazione del territorio”.
“Il Comune di Magliano ricorrerà al Tar contro la delibera di giunta regionale che autorizza la ricerca geotermica a Pereta”. Lo annuncia il sindaco Diego Cinelli. “Come ho sempre detto – afferma Cinelli- abbiamo la massima fiducia, anche per dovere istituzionale, nella Regione, ma non ci ha convinto la durata del procedimento che è andato avanti per circa quattro anni, dal 2017 al 2021. Una procedura che, a nostro giudizio, darà il via a qualcosa di più di una semplice esplorazione”. C’è una parte dell’iter autorizzativo che non convince l’amministrazione maglianese.
“La società – afferma Cinelli- ha la possibilità di perforare fino a 800 metri di profondità e questo serve a rilevare la presenza di flusso geotermico. Se questa esplorazione avrà successo potrà effettuare due perforazioni a 3.500 metri che sono propedeutiche alla realizzazione di una centrale ad alta entalpia. Considerando che perforazioni di questo genere costano diversi milioni di euro, abbiamo deciso di attivarci subito, prima di arrivare ad un punto di non ritorno, perché di fronte a queste cifre temiamo sempre che possano ingenerarsi interessi che sono contrari a quelli della popolazione locale. Il Comune di Magliano ha infatti sempre detto un ‘no’ tassativo a impianti geotermici e la nostra posizione resta ferma”.
La geotermia secondo Cinelli si concilia male con la vocazione del territorio. “Noi viviamo di turismo – afferma il Sindaco – e soprattutto di prodotti di qualità che vengono dalla terra. Siamo nel cuore del vino Morellino, i nostri olivi sono una caratteristica del territorio e così altre colture. Non crediamo che sia proprio il caso di creare questo tipo di impianti su territorio che è anche sano in termini di qualità della vita e di sicurezza per la popolazione che lo abita”.