Site icon www.controradio.it

🎧 Gessi rossi, Monni: “Rispetto e fiducia nel lavoro della magistratura”

Gessi Rossi

Foto di repertorio

Firenze, l’assessora all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, ha commentato le notizie sull’inchiesta della Dda fiorentina sulla gestione dei cosiddetti “gessi rossi”, prodotti a seguito delle lavorazioni dello stabilimento chimico di Scarlino (Gr) della Venator Italy srl.

“Dopo la relazione della commissione bicamerale d’inchiesta, ho dato mandato ai tecnici di Arpat e di Regione Toscana di lavorare su una relazione che facesse il punto su tutti gli aspetti scientifici e amministrativi relativi alla questione dei gessi rossi – ha dichiarato l’assessora Monni – Un fatto di chiarezza che ritenevo e ritengo necessario. Una relazione che, come noto, è stata presentata alla stampa e trasmessa a tutti i livelli istituzionali interessati, a partire proprio dalla commissione parlamentare”.

gessi rossi
©Controradio

In podcast le dichiarazioni dell’assessora all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni.

“Per questo, non appena venuti a conoscenza dell’attività d’indagine, nell’ottica della massima collaborazione, ho trasmesso anche alla magistratura la documentazione tecnica prodotta. Su tutti gli aspetti oggetto dell’indagine dobbiamo adesso aspettare, con rispetto e fiducia, l’esito del lavoro degli organismi inquirenti e della giustizia per chiarire tutti i risvolti di questa vicenda”.

“Sono assessora da un anno esatto e una delle prime questioni sul mio tavolo è stata proprio questa, per dimensioni e per complessità. Parliamo di lavorazioni che, per ogni chilo di biossido di titanio prodotto, producono anche 6 chili di scarti. Si tratta, in buona sostanza, di 500.000 tonnellate l’anno di gessi rossi, una quantità ciclopica. Continuo oggi a ripetere ciò che apertamente dico da mesi e cioè che la proprietà deve presentare un piano di sviluppo che tracci un orizzonte diverso e alternativo nonché logicamente fondato sul massimo rigore rispetto alla tutela dell’ambiente. È necessario ridurre la quantità di gessi prodotti e individuare soluzioni diverse rispetto alla loro collocazione in cava. La proprietà è a conoscenza di questa posizione già da tempo”.

Exit mobile version