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Gio 13 Mar 2025
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Gest e Artemisia lanciano la campagna “One two FREE”, contro le molestie sui mezzi pubblici

“One Two Free – Insieme, per il diritto a viaggiare senza molestie” è il titolo della campagna di sensibilizzazione sulle molestie e violenze sessuali sui mezzi di trasporto pubblici diffusa da oggi su manifesti alle fermate della tramvia e nei tram.

All’interno della campagna è stato previsto come risultato finale di creare una guida redatta da Artemisia, accessibile attraverso QR code sui manifesti alle fermate della tramvia e sui pendini in tram. Il metodo “One Two FREE” fornisce consigli e informazioni utili per reagire e gestire con cautela e con la giusta consapevolezza le situazioni di molestie o aggressioni nel caso si sia vittime o testimoni.

Le illustrazioni sui manifesti alle fermate della tramvia e sui pendini in tram sono state prodotte durante l’Illustration Marathon 2024 della Scuola Internazionale di Comics di Firenze, che ha avuto come oggetto il tema del progetto. I tre vincitori su 75 artisti che hanno partecipato al concorso lo scorso settembre presso la Biblioteca Comunale di Scandicci, si sono aggiudicati una borsa di studio per uno dei corsi della scuola.

La campagna è promossa da Artemisia e GEST SpA con il patrocinio del Comune di Firenze e il Comune di Scandicci e con il contributo grafico degli allievi della Scuola Internazionale di Comics, per promuovere la libertà di mobilità delle donne, e per non permettere che molestie e aggressioni sessuali possano passare sotto silenzio.

Il progetto di Artemisia e GEST è molto articolato e ha richiesto diversi mesi di lavoro: sono stati fatti dei focus group, coinvolgendo le persone, soprattutto le donne, che utilizzano la tramvia come mezzo di trasporto, sensibilizzandole sul concetto di molestia e offrendo loro valide indicazioni su come agire nel caso in cui si assista o si sia vittime di molestie.

Tra i partner coinvolti nella campagna ci sono Richemont (Cloè), Savino del Bene Volley, Stella Rossa Volley, Illustration Marathon, Parlamento Regionale degli Studenti Toscano, Udu – Firenze. Alcuni focus group sono stati rivolti ai dipendenti di Gest per sensibilizzarli e fornire loro strategie per prestare assistenza adeguata a passeggeri vittime di una molestia.

Si stima che i trasporti pubblici siano il secondo luogo in cui si verificano molestie sessuali, dopo le strade pubbliche. Per il 52% delle donne la sicurezza è la preoccupazione principalenell’utilizzare i mezzi pubblici (Thomas Reuters Foundation).

“Il rispetto viaggia con noi – dice l’assessora alle Pari Opportunità e ai Diritti del Comune di Firenze Benedetta Albanese – I mezzi pubblici sono spazi di tutti e devono essere luoghi di rispetto: la violenza, le molestie e i comportamenti inappropriati non sono mai accettabili, in nessuna forma, neanche per uno sguardo di troppo, un avvicinamento inappropriato, un commento, un contatto non voluto. Le donne devono sapere che non sono sole perché c’è una comunità intera che vuole essere rete. Il messaggio chiaro per tutti deve essere che nessuno può voltarsi dall’altra parte, nel caso si veda una donna, o chiunque altro, in difficoltà. Il rispetto si costruisce insieme”.

“La tramvia viene utilizzata da 40 milioni di persone ogni anno: tantissime sono donne ma ci sono anche molti uomini – afferma l’assessore a Mobilità e Viabilità, Tramvia, e Sicurezza urbana Andrea Giorgio-. Quella che parte oggi è una campagna di sensibilizzazione contro la piaga gigantesca che è la violenza sulle donne, anzi la violenza degli uomini sulle donne: dobbiamo dirlo perché è un passaggio fondamentale per una assunzione di responsabilità. Vogliamo che lo spazio pubblico, e le tramvie sono un pezzo dello spazio pubblico, sia sempre più sicuro per le donne. Questa campagna quindi per noi è un ennesimo tassello della costruzione di un modo sempre migliore di vivere la nostra la tramvia”.

L’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Scandicci Federica Pacini dichiara: “Questo progetto riveste un valore speciale proprio per il suo impegno nel rendere le donne più libere: libere di muoversi, di vivere la città senza timori, di riappropriarsi degli spazi urbani. L’accesso alla città e la possibilità di viverla in modo completo sono diritti che appartengono a tutte le persone, e questo progetto si inserisce perfettamente in questa visione, contribuendo a superare le barriere invisibili che ancora limitano la libertà delle donne”.