Giani ha annunciato che il progetto degli Uffizi diffusi coinvolgerà anche l’isola d’Elba per il suo legame con Napoleone Bonaparte che qui fu in esilio.
“Sono almeno una cinquantina i comuni della Toscana che si sono detti
disponibili” per il progetto degli Uffizi diffusi. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, all’isola d’Elba (Livorno) in occasione di un sopralluogo con il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. “Schmidt – prosegue Giani – sta sviluppando un’opera di selezione, ma è un messaggio che noi come Regione vogliamo raccogliere e faremo una legge sugli Uffizi in Toscana. E ho avuto modo di capire che questa iniziativa di Schmidt è avvalorata proprio dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini che mi ha detto che un’iniziativa simile, togliere le opere dai depositi, la faranno anche loro sul piano nazionale”.
Giani ha annunciato che il progetto degli Uffizi diffusi coinvolgerà anche l’isola d’Elba per il suo legame con Napoleone Bonaparte che qui fu in esilio. “Come non pensare, nel progetto
Uffizi diffusi, a questa realtà che è il forte Falcone per opere che magari si riferiscono al periodo in cui Napoleone qui esaltava le arti”, “potremo dargli il segno di un ricordo della
Toscana proprio nell’isola d’Elba dove rimase per poco più di 10 mesi nel momento in cui fu esautorato”. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione Giani ha spiegato che quest’anno è in programma “la mostra temporanea, poi ci sarà da pensare, strada facendo, a come rendere la cosa più strutturale. Ma per la mostra temporanea ce la possiamo fare per quest’estate quando le opere potranno essere gustate anche da tante persone che affollano l’isola d’Elba per la sua attrazione naturale”.
“Il progetto ‘Uffizi diffusi’ non poteva non toccare Portoferraio – aggiunto in una nota il
presidente della Toscana, Eugenio Giani – città che lo stesso Cosimo I aveva scelto come presidio del Granducato di Toscana nell’Arcipelago. Forte Falcone potrà essere un eccellente
scrigno per una serie di opere strettamente legate ai temi che si intrecciano con la storia dell’Elba e dell’Arcipelago, ad esempio tutte le opere che si riferiscono alla vita e all’opera
di Napoleone Bonaparte, del quale quest’anno ricorrono i 200 anni dalla morte”.
Il presidente ha ricordato che gli stessi Uffizi sono nati come luogo di ‘decentramento’ degli uffici amministrativi da Palazzo Vecchio, dunque è in linea con la loro storia la prospettiva di ‘decentrare’ in alcune prestigiose sedi di varie città toscane parte delle opere d’arte che
costituiscono il patrimonio del museo, ma che attualmente non sono esposte in maniera stabile.
“Gli Uffizi vantano una tale ricchezza di opere d’arte che alcune di esse fino ad oggi sono
state esposte solo in occasione di eventi o mostre temporanee – precisa Giani – mentre grazie a questo progetto la galleria potrebbe espandersi sull’intero territorio regionale e
valorizzare il rapporto tra l’arte, la storia ed il territorio riservando a ciascuna area le opere ad essa più strettamente legate. Penso ai temi napoleonici per l’Elba, alle opere del
primo periodo mediceo per la villa di Careggi, all’Art decò per Montecatini”.
“Sarò molto felice se questo nostro progetto potrà avere un suo proprio quadro normativo e di finanziamento, sarebbe il coronamento e la concretizzazione definitiva di un’operazione che sapevamo fin da subito possedere la capacità di dare risposte e rilancio culturale ai territori toscani”.
Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt ha commentato con “entusiasmo” l’annuncio del presidente della Toscana Eugenio Giani sulla legge regionale dedicata agli
Uffizi diffusi.
Durante il sopralluogo all’isola d’Elba (Livorno), fatto, oltre che con lo stesso Giani, insieme al sindaco di Portoferraio Angelo Zini, al portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale Marco Landi e al sindaco di Siena Luigi De Mossi, sono stati visitati gli spazi di Forte Falcone, Villa dei Mulini e Pinacoteca Foresiana.
“L’idea è di organizzare una esposizione temporanea con nostre opere a tema napoleonico, in vista del 5 maggio, dato che quest’anno ricorre il bicentenario della morte di Bonaparte, – ha detto Schmidt – e questi spazi sono idonei ad accoglierla. Ma non vogliamo fermarci qui con le iniziative culturali degli Uffizi diffusi: è necessario andare
oltre ed è quello che faremo”.