Nella sanità “non arriveremo al taglio dei servizi, perché noi riteniamo che sia un nostro vanto il sistema della sanità pubblica: però è evidente che almeno il rimborso del costo dell’energia, in una manovra così impegnativa di 35 miliardi, deve essere dovuto alle Regioni”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana,
“Abbiamo sei mesi per valutare” se sarà necessario un aumento delle tasse nel bilancio regionale della Toscana”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione, a margine della cerimonia di consegna del premio ‘Florentiae Rubrum Lilium‘ per Umanità e Scienza dell’omonima associazione, nell’ambito del convegno internazionale ‘Aesculapius Colloquium’.
il problema si porrà se il Governo non verrà incontro alle richieste delle Regioni per sostenere i sistemi sanitari regionali, ha detto Giani.
“Le venti Regioni italiane – ha proseguito Giani – chiederanno che allo stato attuale venga rinforzato, all’interno dei 35 miliardi della manovra, ciò che riguarda la sanità. Tanto per fare un esempio, l’aumento delle bollette nelle strutture pubbliche viene rimborsato con 1,4 miliardi. Diviso per 20, significa per la Toscana poco più di 70 milioni, quando noi abbiamo calcolato che solo per l’aumento del costo delle bollette andremo a spendere 190 milioni”.
Nella sanità “non arriveremo al taglio dei servizi, perché noi riteniamo che sia un nostro vanto il sistema della sanità pubblica: però è evidente che almeno il rimborso del costo dell’energia, in una manovra così impegnativa di 35 miliardi, deve essere dovuto alle Regioni” ha comunque precisato Giani
“Ricordo le espressioni – ha proseguito – che tutti usavano anche nelle dichiarazioni, che dopo la pandemia ‘nulla sarà come prima’: qui invece si sta andando su una china peggiore di prima, perché la percentuale della sanità sulla spesa pubblica cala rispetto anche al 6,4% che era. Quest’anno diventerà del 6,2%, mentre invece dovremmo dedicarle almeno il 7,5%”.