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Giani su bilancio Toscana, ‘meglio aumentare addizionale Irpef che tagli a sanità’

Giani, autonomia differenziata Toscana

Foto di repertorio

Giani, “Nel momento in cui entri nei nostri ospedali o accedi alle nostre cure abbiamo un livello di eccellenza, e se questo livello di eccellenza lo vogliamo tenere, di fare tagli non me la sento, per cui preferisco vivere l’impopolarità dell’aumento dell’addizionale Irpef rispetto ai tagli” alla sanità. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

È arrivato ieri il maxi emendamento, a firma del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che introduce, tra le altre cose, l’aumento dell’addizionale Irpef per il reperimento di 200 milioni di euro necessari per la chiusura del bilancio regionale. La discussione della manovra di bilancio prosegue anche oggi. I lavori del Consiglio regionale sono convocati fino a venerdì 22 dicembre.

“Al fine di garantire l’equilibrio di bilancio – si legge – si è provveduto ad aumentare l’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef, limitatamente ai due scaglioni di reddito superiori a 28.000 euro”. Nel dettaglio l’aliquota aumenta di 2,09 punti percentuali per redditi oltre 28mila euro e fino a 50mila euro; di 2,10 punti percentuali per i redditi oltre 50mila euro”. Le maggiori entrate, stimate in euro 200 milioni, sono destinate, si spiega, al finanziamento del servizio sanitario regionale per 190 milioni e al finanziamento della Pdl ‘Misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della Regione Toscana colpiti dai recenti eventi emergenziali’ per la somma di 10 milioni. “In relazione alla manovra fiscale, l’utilizzo dell’addizionale regionale all’Irpef piuttosto che di altri tributi a titolarità regionale – si spiega ancora – è motivato dalla possibilità di graduare l’onere tributario gravante sui cittadini in relazione alla capacità fiscale ed in attuazione del principio costituzionale di progressività dell’imposizione. La manovra, infatti, non tocca le aliquote riferite ai primi due scaglioni di reddito, fino all’importo di 28mila euro. Tutti i redditi inferiori a tale limite non subiranno dunque aumenti impositivi”.

“Se si fanno i tagli – ha aggiunto Giani – il sistema degrada e conseguentemente non si è più in grado di recuperarlo, e avviene ciò che è avvenuto in altre regioni”. Giani ha spiegato che “domani, quando arriveremo al voto” della manovra di bilancio in Consiglio regionale “annuncerò la creazione di una task force per provare ad efficientare meglio, cioè non tagliando ma andando a vedere se ci può essere il contenimento di qualche spesa o fare accorgimenti di alcuni aspetti. Di sprechi sento di non poterne parlare, perché non ci sono. Non voglio trovarmi a dover bloccare il turnover del personale o bloccare gli investimenti”.

Oltre a Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Toscana, anche Eugenio Giani, presidente della Regione, e il deputato Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd della Toscana sono annunciati da una nota fra i partecipanti alla conferenza stampa che il gruppo Dem terrà nel pomeriggio anche sulla manovra di bilancio che prevede l’aumento dell’addizionale Irpef regionale.

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