Firenze, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in vista dell’introduzione del Green Pass obbligatorio per alcuni servizi ed eventi a partire dal 6 agosto, si è espresso in favore del provvedimento, giustificando le limitazioni allo spostamento di chi non sia vaccinato che il green pass mette in atto.
“Siamo pronti per il 6 di agosto con il green pass a vivere la nuova espressione della comunità – ha detto il presidente Giani – chi si vaccina è premiato, può muoversi in libertà, chi non si vaccina è giusto stia a limitazioni di mobilità e a limitazioni di movimento perché oggettivamente tutti oggi si possono vaccinare. In Toscana siamo arrivati a 4,2 milioni di dosi somministrate quindi chi non si è vaccinato, a parte i ragazzi più giovani che si sono già prenotati, lo ha fatto per sua scelta”.
Parlando poi della manifestazione, che si è svolta anche a Firenze, contro l’obbligo del green pass Giani ha detto che “non mi preoccupa, ho visto che è molto limitata nelle persone e io la vedo simile a quella che all’inizio del secolo caratterizzava le proteste contro le macchine. Come se tutto ciò che è progresso dovesse essere rifiutato perché poteva ipotizzare limitazione, in quel caso al lavoro, in questo caso alla libertà di movimento”.
“Sono convinto che per quanto riguarda la situazione del Covid oggi ci troviamo di fronte a un dato che è in aumento – ha detto poi il presidente della Toscana, Eugenio Giani, commentando la situazione dei contagi nella regione – ma se analizziamo la curva dei contagi che era stata ben consistente nelle cinque settimane fra la prima metà di luglio e questa settimana” vediamo “una tendenza verso la stabilizzazione”.
“Quello che sembra positivo – ha poi aggiunto – è che a fronte dei 735 contagi” registrati oggi, “non corrisponde, come invece accaduto nel corso delle altre tre ondate, al trend di ricoveri e terapie intensive. Stamani a fronte di 735 contagi abbiamo solo un aumento di quattro unità di ospedalizzazioni, addirittura meno due in terapia intensiva. Quindi è un Covid sostanzialmente diverso, i contagi spesso significano la possibilità di curarsi a casa, di essere seguiti dal medico e questo è un fatto incoraggiante nel senso che è forse, fra le quattro ondate, l’unica che stiamo fronteggiano senza alcuna limitazione al movimento e al contatto delle persone”.
Per quanto riguarda come l’organizzando dei trasporti e degli spazi, per l’inizio dell’anno scolastico: “La Toscana si è organizzata, ed è già nella situazione di poter affrontare l’inizio dell’anno scolastico – ha detto il presidente Giani – Anche perché noi abbiamo calibrato il tutto per una regione in cui la scuola è stata fortemente in presenza nei primi sei mesi dell’anno. Siamo la Regione che ha garantito la maggiore presenza diretta. “Ricordo che quando, con una mia ordinanza, facemmo ripartire le superiori l’11 gennaio, in gran parte delle altre regioni, invece si partiva a fine febbraio”.