I 66 milioni stanziati dal governo per la riparazione dei danni delle esondazioni di novembre non arriveranno in Toscana a causa di un errore contenuto nel decreto legge e nella legge di conversione del Parlamento approvata la settimana scorsa. “Col direttore della Protezione Civile Curcio stiamo cercando di sbrogliare la situazione”
“L’evento di questa mattina è stata una bella occasione per chiarirci con una figura di alto spessore come è il direttore della Protezione civile Fabrizio Curcio” sui 66 milioni che il Governo ha stanziato per gli alluvionati, “è accaduto che la legge è stata scritta male e quei milioni sono indicati come impegno di spesa ma non come trasmissione ai diretti cittadini. Con Curcio stiamo cercando di sbrogliare la situazione e con il sottoscritto, come commissario, si prenderà una grossa responsabilità. Abbiamo infatti concordato che io scriva una lettera al ministero dell’Economia, con cui lui ha parlato, e con questa lettera avere l’anticipazione”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento al Meyer Health Campus di Firenze . “E poi sperare, – ha aggiunto Giani – che i parlamentari ritornino a correggere il decreto e prevedano che oltre l’impegno per i 66 milioni ci sia la trasmissione all’ufficio commissariale. Seguiremo questa strada e ai parlamentari dico ‘la prossima volta stateci più attenti’ perché se perderemo tre mesi per poterli trasferire ai cittadini è colpa di questa imperfezione”. “Con Curcio – ha concluso Giani – c’è una bella intesa e con lui cerchiamo di rimediare a questa situazione”.
“Il tema del commissario” per la ricostruzione nei territori alluvionati della Toscana “è un tema prettamente politico sul quale io non entro. Ci sono decine di alluvioni in Italia che vengono gestite senza la figura del commissario, dipende dalla struttura che si vuole fare sul territorio. L’assioma che ad ogni emergenza ci voglia un commissario ha un appeal comunicativo ma nella realtà dei fatti ci vogliono le risorse, i piani i programmi e i progetti poi si può nominare un commissario o si può anche non nominarlo”. Lo ha sottolineato Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile, rispondendo a margine dello stesso evento.