Basta che il governo voglia, e avendo un decreto simile a quello che ci firmò nel 2022 il ministro Speranza, noi abbiamo per il rimborso dei quattro anni” dal 2019 al 2022 “la possibilità di ottenere dal governo l’autorizzazione a escutere da coloro che forniscono dispositivi medici altri 420 milioni: se il governo fa questo atto, noi togliamo l’incremento dell’addizionale Irpef”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana in merito a quanto deciso dalla Corte Costituzionale sul payback sanitario.
Il mancato ottenimento del rimborso delle aziende, secondo il governatore, è ciò che ha spinto la Regione all’aumento delle aliquote dell’addizionale regionale Irpef deciso a fine anno scorso, per evitare tagli alla sanità. “A questo punto è chiaro che l’aumento del gettito fiscale non deriva dalla Regione, ma deriva dalla politica del governo – ha affermato Giani, a margine di un convegno sulla conciliazione vita-lavoro – quindi a questo punto io vado all’attacco: mi dicano se hanno intenzione di attuare con quel decreto la possibilità che la Regione possa abbattere l’addizionale Irpef con 420 milioni, una cifra consistente”.
“La Corte Costituzionale ha riconosciuto legittimo il nostro comportamento – ha sottolineato il presidente della Regione -, e io sono molto contento perché è la dimostrazione della nostra correttezza: quante volte mi sono sentiti toccato profondamente, sotto questo aspetto, da dichiarazioni di membri dell’opposizione anche in Consiglio regionale… Quindi con questa sentenza i nostri bilanci sono messi al sicuro: è tutto corretto e giusto quello che abbiamo fatto fino al bilancio del 2022”.