Mer 25 Dic 2024
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ToscanaEconomiaGiani, Regione farà la sua parte per la metalmeccanica

Giani, Regione farà la sua parte per la metalmeccanica

Crisi della metalmeccanica Toscana, vertice sigle-Giani. C’è forte preoccupazione, regione rischia sua capacità industriale. Il Governatore assicura sostegni. il gonfalone della Regione Toscana sarà in piazza del Popolo a Roma il 18 ottobre in occasione della manifestazione e dello sciopero di otto ore del settore

“Senza risposte si rischia la desertificazione industriale e la perdita di migliaia di posti di lavoro” lo hanno affermato i sindacati di categoria ieri incontrando il presidente della Regione Eugenio Giani.

Durante il summit Fim-Fiom-Uilm regionali hanno espresso “la loro grande preoccupazione” e hanno chiesto “impegni precisi al presidente Giani: valutare la possibilità di strumenti di integrazione al reddito per i lavoratori da tempo in Cassa integrazione; aprire un tavolo permanente per discutere di quale modello di sviluppo industriale dotare la Toscana dei prossimi anni, valorizzando le esperienze positive che pur non mancano; investire sulla transizione ecologica, anche con le risorse Pnrr, favorendo la nascita di nuove brevettazioni che poi abbiano ricadute occupazionali sulla Toscana; imporre che ogni euro investito dal pubblico per sostenere questi settori sia vincolato alla presenza sul territorio toscani e al fatto che le aziende raddoppino la cifra stanziata”.

In particolare i sindacati hanno chiesto impegni alla Regione su investimenti e di fare pressing sul Governo. Siderurgia, automotive, accessori moda, camperistica, elettrodomestica, sono i comparti più colpiti, spiega una nota sindacale, “senza dimenticare la componentistica auto (quasi sparita, citando i casi di Trw, Delphi, Bekaert, Eaton, Gkn) e la nautica, che come comparto è in salute ma agli operai, per via del boom del lavoro in appalto, finisce in tasca ben poco”.

La metalmeccanica “ha sempre trainato l’industria toscana, oggi ha circa 50.000 addetti ma da tempo è attraversata da venti di crisi. E se non vengono date risposte immediate si rischia la desertificazione industriale della regione e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Oggi la Toscana è la terza regione industriale, deve rimanerlo o se possibile migliorare la posizione, non certo peggiorarla”.

“La Regione non mancherà di fare la sua parte” ha assicurato al termine dell’incontro Giani  che era accompagnato dal consigliere per le politiche sul lavoro Valerio Fabiani.

Per Giani è stato “sicuramente un incontro positivo e costruttivo, un incontro dove non solo sono state condivise molte riflessioni ma anche le strategie da mettere in campo”, “un incontro nel segno della concretezza e della chiarezza”.

Sul rischio di una desertificazione industriale Giani ha sottolineato che “purtroppo mancano da tempo in Italia politiche industriali nazionali e spesso la Regione si trova a svolgere una funzione di supplenza. Sulla crisi e le vertenze che si sono aperte non abbiamo mai fatto venire meno la nostro supplenza e ci saremo anche per prevenire nuove crisi e rilanciare i singoli comparti”.

Riguardo al polo siderurgico di Piombino Giani, che è già intervenuto sul tema nelle scorse settimane, ha ribadito che “questo è il momento di chiudere la lunga trattativa tra Jsw e Metinvest e dare una scossa, ciascuno con il proprio peso, per arrivare ad un accordo. Mi attiverò con il Ministero”, inoltre “il rigassificatore accolto nel porto della città ha ridato centralità a Piombino nel dibattito nazionale e va sfruttata l’occasione”.

Infine, il gonfalone della Regione Toscana sarà in piazza del Popolo a Roma il 18 ottobre in occasione della manifestazione e dello sciopero di otto ore del settore dell’auto proclamato da Fim, Fiom e Uilm: Giani, conclude la nota, ha accolto l’invito fattogli dai sindacati.