Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito del restyling dello stadio di Firenze, a cui avrebbero contribuito 55 milioni di euro di fondi del Pnrr negati da una recente valutazione della Commissione Ue, propone un ridimensionamento del progetto vincitore del bando.
“Già abbiamo fatto delle scelte difficili e delicate per mantenere la centralità dello stadio Franchi, – ha detto Giani – continuiamo su questa strada con 120 milioni di euro: il progetto vincitore del concorso lo ridimensioniamo, lo adattiamo alle esigenze che comunque ci sono, di una copertura e di una qualificazione. E con quello andiamo avanti”.
“La mia posizione è molto concreta – ha detto, a margine della presentazione del Golden Gala Pietro Mennea del 2 giugno -, sono pragmatico nel voler fare le cose. Ci sono altri 120-130 milioni di euro messi a disposizione: nella foga dell’informazione si dice ‘bocciato lo stadio’, ma è stato bocciato solo un capitolo da 55 milioni destinati alla prevenzione del degrado, le altre risorse ci sono, sono state vidimate”.
Quindi, ha concluso Giani, “il consiglio che do a Nardella, visto che la scelta del restyling è una scelta giusta che nasce da lontano, è di andare avanti. Da assessore comunale allo sport realizzai tra il 1999 e il 2003 lo stadio Ridolfi, perché in realtà il Franchi già era già stato privato della pista di atletica per il calcio: allora che facciamo, si lascia al degrado?”
Giani ha anche sottolineato il pareggio raggiunto per quanto riguarda il bilancio della sanità: “Vorrei che fosse notato, con la stessa enfasi con cui venivano fatte le denunce” per il rosso in sanità, “il fatto che il bilancio della” sanità “Toscana è in brillante pareggio”.
“Anche l’ultima manovra che abbiamo fatto – ha detto – è stata fatta semplicemente per anticipare cifre che ci dovevano essere date dal Ministero, per la sicurezza sul lavoro, e dal ministero della Protezione civile. I medici e gli infermieri, che sono delle eccellenze, non possono essere portati solo sui giornali o nelle televisioni quando le cose vanno male, perché sono delle eccellenze”.