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Gilbarco Firenze, mancato accordo con Regione. Attivata procedura di licenziamento

Gilbarco

Gilbarco Firenze – Arrivata in mattinata la procedura di licenziamento per 31 lavoratori. A 38 interinali era, invece, già stato annunciato che il 30 giugno sarebbe scaduto il loro contratto.

E’ mancato l’accordo al tavolo dell’Unità di crisi regionale sulla vertenza Gilbarco Firenze, l’azienda che ha annunciato una riorganizzazione che porterà sul territorio fiorentino circa 70 esuberi tra lavoratori diretti e somministrati. La trattativa è durata per tutta la giornata di ieri. A Firenze Gilbarco conta 167 dipendenti, tra diretti e interinali.

Questa mattina, poco prima dell’inizio dell’assemblea dei lavoratori è arrivata, da parte dell’azienda, la procedura di licenziamento per 31 lavoratori diretti. La denuncia di Cgil Firenze:

“La gravità di questa vicenda sta nel fatto che, a differenza di Bekaert e GKN, in questo caso chi rappresenta l’azienda è anche vicepresidente di Confindustria Firenze. L’associazione dapprima sottoscrive patti per lo sviluppo e la difesa del tessuto industriale, salvo però poi chiudere realtà come il reparto di Gilbarco. Non c’è solo la responsabilità del board americano, chi ha deciso di licenziare questi lavoratori è anche un importante esponente di Confindustria Firenze. Per questo motivo, diciamo chiaramente che per la Fiom CGIL Firenze non vi è nessuna possibilità di venire a qualsiasi accordo che preveda i licenziamenti dei lavoratori. Le motivazioni nell’apertura della procedura non ci convincono, ma non trovano neppure riscontro rispetto alle vaghe informazioni che la direzione aziendale ci ha dato per obbligo contrattuale. Siamo di fronte ad una realtà che decide di licenziare 31 lavoratori diretti e 38 somministrati solo ed esclusivamente in una pura logica di razionalizzazione del profitto degli azionisti. Se la visione industriale sulla nostra città, se le ricette per uscire dalla crisi pandemica ed ora bellica, sono quelle dimostrate da questa vicenda, noi le respingiamo nel modo più assoluto. Chiediamo pertanto alle istituzioni locali a partire dalla Città Metropolitana al Comune di Firenze e alla Regione Toscana di schierarsi a fianco dei lavoratori di Gilbarco contro un’arroganza padronale dei tempi del vapore, oggi rappresentata da Confindustria Firenze”.

“Sono sorpreso e amareggiato, avevamo proposto all’azienda, d’intesa con il sindacato, un’attesa di soli dieci giorni per conoscere il piano industriale – dichiara Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani -. Ma Gilbarco non ha accettato di aspettare un tempo certo e così ridotto che potrebbe evitare costi sociali pesanti; il nostro obiettivo rimane quello di zero esuberi e nuove certezze sul futuro industriale del sito. Con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo restano fuori da qualunque percorso di tutela i 38 lavoratori interinali ai quali il 30 giugno prossimo scadrà il contratto. Il tavolo non chiude: resta aperto per trovare una soluzione anche per loro”.

 

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