Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo illuminati di blu. L’illuminazione di uno dei simboli della città di Firenze e della sua storia è il modo con cui, anche quest’anno, l’Ospedale pediatrico Meyer e la sua Fondazione hanno voluto aderire alla Giornata del diabete, che si è celebrata ieri in tutto il mondo.
La suggestiva illuminazione blu, colore simbolo di questa malattia in continua crescita, anche tra bambini e giovanissimi, si è accesa a partire dalle 18,30. Le luci, sempre blu, colorano anche la facciata e i corridoi esterni dell’Ospedale pediatrico fiorentino e resteranno visibili fino a giovedì.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze, la Galleria degli Uffizi, la Silfi che da dieci anni supporta il Meyer e ai volontari dell’Associazione toscana bambini e giovani con diabete.
“Il Comune di Firenze ha aderito con forte convinzione alla Giornata mondiale del diabete – ha detto l’assessore a Welfare e Sanità Sara Funaro – ed è vicino alla Fondazione Meyer e all’Ospedale pediatrico che segue ogni giorno tanti bambini malati, anche di diabete, patologia che colpisce sempre di più in età pediatrica”.
“Illuminando di blu Palazzo Vecchio – ha continuato l’assessore – vogliamo invitare la comunità fiorentina ad accendere i riflettori su questa malattia in costante e rapida espansione, in particolare nei paesi a basso e medio reddito. Secondo i dati dell’Oms, il numero di persone con diabete è passato da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014, mentre nel nostro paese, i dati dell’Osservatorio ARNO Diabete, documentano che il tasso di prevalenza totale del diabete in Italia è pari al 6,2 per cento”.
Ogni anno crescono i piccoli pazienti seguiti dal Centro regionale per la diabetologia pediatrica del Meyer. Il che conferma come questa malattia, nelle sue varie forme, sia una presenza rilevante nella vita di tanti bambini e adolescenti. Da qui l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema.
“Il diabete è una presenza sempre più assidua tra i nostri bambini – ha spiegato Sonia Toni, responsabile del Centro regionale – Ricordo che sono circa 110 i nuovi casi di diabete di tipo 1 che ogni anno registriamo. Si tratta del diabete di tipo 1: la forma insulino-dipendente, vera e propria malattia cronica frequente in età pediatrica, dovuta alla distruzione delle cellule che producono insulina. È una patologia in progressivo aumento quantificabile in circa il 3,6% di casi in più ogni anno e con una progressiva diminuzione dell’età alla diagnosi”.
Il Centro regionale di riferimento per la Diabetologia pediatrica dell’AOU Meyer effettua diagnosi, trattamento e follow-up dei pazienti affetti da diabete, anche delle forme più rare; effettua inoltre screening e follow up dei soggetti a rischio. Svolge la sua attività in sessioni ambulatoriali, di ricovero diurno e di ricovero ordinario. Suo obiettivo è quello di garantire la diagnosi, la cura e il follow up del diabete mellito e di tutte le forme di iperglicemia in età evolutiva. Da oltre venti anni organizza corsi di educazione terapeutica e campi scuola, trasferendo le competenze multidisciplinari del team al di fuori dell’ospedale e permettendo così ai soggetti con diabete di acquisire, verificare ed approfondire le competenze diabetologiche necessarie alla gestione della terapia nel quotidiano.