Quattro medaglie d’onore a deportati e internati toscani nei lager nazisti sono state consegnate oggi durante una cerimonia nella prefettura di Firenze nell’ambito del Giorno della Memoria.
Ha ritirato personalmente il riconoscimento Sergio Erci (Firenze), mentre per Carmelo Gerace (Pelago), Alviero Giachi (Capraia e Limite) e Armando Natali (Lastra a Signa) erano presenti i figli. Dopo aver ricordato gli anni passati nel campo di Meuselwitz in Germania, Erci ha detto che “tornare a casa è stata una gioia immensa, poter ritrovare i miei parenti. Sono contento di essere tornato perché ho davvero creduto di non farcela, ho vissuto tanti brutti episodi e mi sono trovato a non avere più forza”. Per il prefetto di Firenze Laura Lega, il Giorno della Memoria è “un appuntamento straordinariamente importante quest’anno perché gli episodi occorsi in Italia e all’estero in queste ultime settimane richiamano la nostra attenzione su un fatto che non attiene alla storia, ma deve appartenere alla nostra memoria quotidiana”.
A salutare gli studenti presenti alla cerimonia anche il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei, che ha ricordato la ‘cerimonia delle scuse’ di due anni fa. “Occasione – ha detto Dei – in cui le università italiane hanno chiesto scusa per non aver saputo resistere, per essere state indifferenti, per non aver saputo assumersi queste responsabilità. Perché il tema della memoria è strettamente connesso alle responsabilità”.
Il rabbino capo della comunità ebraica di Firenze, Gadi Piperno ha detto che “il sentimento antiebraico è un virus che in Europa non si è mai estinto, ma finché sarà confinato in singole persone o in piccoli gruppi siamo certi che lo Stato italiano sappia come contrastarlo. La nostra preoccupazione è che questo sentimento possa insinuarsi all’interno delle nostre istituzioni, in forma mutata come fanno i virus, più attuale più moderna e con altri contenuti”