L’Ente nazionale protezione animali torna a chiedere uno stop alla Giostra dell’orso in programma a Pistoia il prossimo 25 luglio.
La manifestazione, segnata nel 2014 dalla morte di due cavalli, per la quale è in corso un processo, non è in grado, secondo l’Enpa, “di garantire la sicurezza degli animali”. In particolare, l’associazione contesta la riduzione del tempo minimo di gara da 29 a 26 secondi, esasperando così le condizioni di agonismo e di velocità in cui si svolge la
‘competizione’. “Per i non addetti ai lavori – spiega l’ente – tre secondi in meno possono sembrare un’inezia, ma per un cavallo possono fare la differenza; basta un nulla perché la
gara finisca in tragedia”. Questa criticità è stata già segnalata per tempo al Comune. A farlo è stata la sezione pistoiese della protezione animali, che ha scritto una lettera
sottolineando tutte le criticità e, quindi, tutti i pericoli del palio. Ad oggi, però, le istituzioni locali non hanno ancora fornito riscontro”. Tra i punti portati all’attenzione del
sindaco c’è anche quello relativo ai protocolli veterinari da seguire in caso di infortuni. “Una delibera comunale risalente al 2015 – riprende l’Enpa – prevedeva l’obbligo per il Comune di
normare al riguardo. Tuttavia, questi protocolli non ci risultano essere stati allegati al regolamento della Giostra. Per cui chiediamo di prenderne visione il prima possibile”.
“Anche ammesso che venissero adottate tutte le cautele e le misure possibili per garantire l’incolumità dei cavalli – conclude -, ciò non toglie che palii, sagre e manifestazioni
simili rappresentano una grave forma di sfruttamento, e quindi motivo di sofferenza per gli animali. Perciò chiediamo a tutti i cittadini di dare un segnale forte e di disertare la Giostra
dell’Orso; per il Comune e gli organizzatori sarebbe un messaggio fortissimo”.