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Giovanna Garzoni, artista extraordinaire

Giovanna Garzoni è stata ed è un’artista celebre. A ragione.

Giovanna Garzoni è vissuta nel Seicento. E ancora le sue opere ci toccano, ci meravigliano e ci commuovono. Oggi viviamo nell’era dell’Intelligenza Artificiale e nell’era delle riproduzioni fotografiche a così alta risoluzione che possiamo “vedere” certe tele quasi più di quanto le videro i loro stessi autori. Eppure, o forse proprio per questo, i nostri occhi ancora oggi quasi non credono alla capacità tecnica quasi soprannaturale di Giovanna Garzoni.

Provare per credere. La mostra con la quale riprende dal 28 maggio l’attività espositiva di Palazzo Pitti è infatti dedicata a lei.Questa mostra, “La grandezza dell’Universo” nell’arte di Giovanna Garzoni, curata da Sheila Barker e con il supporto di AWA – American Women Artists – doveva aprire a marzo. Poi per il Covid19 naturalmente non è stato possibile.  E’ bello poter tornare adesso a godere di Palazzo Pitti con questa mostra piena di lavori squisiti e così fini da lasciare increduli.

Marchigiana, di Ascoli Piceno, e nata più o meno con il secolo, Giovanna Garzoni mostrò subito un talento fuori dall’ordinario. E fuori dall’ordinario fu anche la sua vita.

Immaginate: donna e artista, senza marito o “protettore”, nel Seicento!, viaggiò molto in Italia e in Europa ed ebbe molte commissioni importanti da personaggi potenti. Cosa ancora più importante, allora come oggi, riuscì a mantenersi da sola tutta la vita. E a guadagnarsi con la sua arte grande rispetto e universale ammirazione.

Giovanna Garzoni cominciò subito, a 18 anni, ad avere commissioni importanti. A Venezia, per dipinti a olio in luoghi pubblici e prestigiosi come l’Ospedale degli Incurabili. Cioè roba seria. Il suo talento spaziava poi dalla calligrafia alla miniatura, alla musica – suonava strumenti a corda – e al canto. Insomma fu un’artista a tutto tondo.

Giovanna Garzoni lavorò per le grandi casate del tempo, tra le quali per nostra fortuna ci furono anche i Medici – per questo Firenze conserva una nutrita collezione di sue opere. E fu amica e sodale di altre artiste donne, come Artemisia Gentileschi, insieme alla quale lavorò a Roma e in Inghilterra; e Arcangiola Paladini, altra artista medicea.

In Europa, lavorò per i committenti più importanti delle corti francesi e inglesi, apprezzata sia da donne – come per esempio Cristina di Borbone, moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia, detta Madama Reale perchè sorella di re Luigi XIII di Francia; che da uomini, come il Cardinal Richelieu e il grande erudito Cassiano Del Pozzo.

La sua specialità erano le nature morte su pergamena, dipinte con una finezza sbalorditiva. Questa finezza, raggiunta grazie a una abilità tecnica senza eguali, è la cifra di tutto il suo lavoro. La mostra a Palazzo Pitti raccoglie 100 opere. Sono le sue giustamente famose nature morte, insieme a molte miniature e ad altri lavori,

come questo sorprendente e davvero meraviglioso paliotto (il telo che copriva il davanti degli altari) realizzato con la tecnica inusuale di fiori dipinti su seta e incollati poi su un fondo di taffetas.La mostra fa parte della serie dedicata alle donne iniziata a Palazzo Pitti qualche anno fa. Ed è senz’altro da vedere.

 

Margherita Abbozzo.

Le fotografie in mostra sono state fatte da me; quelle delle opere sono:

in copertina, Giovanna Garzoni, Cagnolina con biscotti e una tazza cinese, circa 1648, tempera su pergamena, cm 27,5 x 39,5, firmato nell’angolo in basso a destra: “Giovanna Garzoni F.”, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria Palatina.

Poi, tutte di Giovanna Garzoni: 1, Autoritratto come Apollo,  Firmato sullo strumento: “Giovanna Garzoni F” circa 1618–1620, tempera su pergamena, stesa su lino, cm 42 x 33, Roma, Palazzo del Quirinale.

4, Vaso di vetro con fiori su piedistallo in pietra accanto a una pesca, circa 1647, tempera con trace di matita nera su pergamena, cm 65.8 x 47.9, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi;

5, Vaso cinese con tulipani, anemoni e giunchiglie, con fico e fava, circa 1650–1655, tempera con trace di matita nera su pergamena, cm 50.6 x 36.2, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi;

6, Piatto cinese con carciofi, rosa e fragole, circa 1655–1662, tempera su pergamena, cm 24.0 x 32.0, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina;

E 8, Carlo Maratti, Ritratto di Giovanna Garzoni, 1665 circa, olio su tela; cm 64 x 49, Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica.