Firenze, dopo la delibera della Giunta dal primo gennaio la gestione operativa di Formas, il laboratorio regionale per la formazione sanitaria istituito nel 2006, è passata dal Meyer ad Estar, l’ente di supporto tecnico-amministrativo della sanità toscana.
Il cambio di gestione del laboratorio regionale per la formazione sanitaria, con una delibera della Giunta della Toscana è passata dal Mayer ad Estar. Il periodo di tempo fino al primo gennaio, quando la gestione è ufficialmente cambiata, è stato necessario per porre in essere tutte le azione ed attività per porre in essere tutte le azioni ed attività per un appropriato passaggio di consegne.
La Giunta regionale ha adesso approvato un nuova atto, dopo la proposta dell’assessore al diritto della salute Simone Bezzini, che rinnova e declina l’organizzazione interna del laboratorio ed approva il piano triennale delle attività fino al 2025.
La regione, per quanto riguarda il piano organizzativo, “assume un ruolo fondamentale l’assemblea di coordinamento del laboratorio Formas a cui partecipano attivamente i responsabili degli uffici formazione delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale. Inoltre sono stati consolidati i tre ambiti operativi di innovazione, ricerca e formazione residenziale, della formazione a distanza e della formazione specifica in medicina generale”.
Nel triennio 2023-2025 si prospetta un forte coinvolgimento di tutto il Ssr per lo sviluppo delle linee di investimento del Pnrr: non solo per quanto riguarda le specifiche sulla formazione su infezioni ospedaliere e sul fascicolo sanitario elettronico, ma anche per la formazioni a supporto della riorganizzazione della medicina del territorio, prevista dal Dm77 e la digitalizzazione.
Parte dell’attività formativa sarà significativamente dedicata alla formazione degli aspiranti medici di medicina generale. “Il piano triennale approvato – ha sottolineato l’assessore Bezzini – prevede percorsi che riconoscono la formazione quale leva strategica per l’evoluzione professionale nonché per l’acquisizione e la condivisione degli obiettivi prioritari della modernizzazione del sistema sanitario, oltre a valorizzare le professionalità presenti negli enti”.