Ven 22 Nov 2024
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ToscanaDirittiAnno giudiziario: "A Firenze giustizia sull'orlo della paralisi, severa carenza di giudici"

Anno giudiziario: “A Firenze giustizia sull’orlo della paralisi, severa carenza di giudici”

Mancano all’appello 16 magistrati al tribunale di Firenze. Lo ha evidenziato il presidente della Corte d’appello di Firenze Alessandro Nencini alla cerimonia per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2024.

“Siamo sull’orlo della paralisi, e non uso parole avventate. Siamo alla chiusura di alcuni servizi”. E’ il grido di allarme lanciato dal presidente della corte d’appello di Firenze Alessandro Nencini all’inaugurazione dell’anno giudiziario stamani rispetto alle risorse che necessiterebbero per il buon funzionamento degli uffici. “Faremo di tutto per coprire con il volontariato ciò che le istituzioni non mettono a disposizione – ha anche detto Nencini – Ma si tratta di una resistenza che non so fino a che punto potrà andare avanti”. L’organico dell’ufficio giudiziario del capoluogo toscano, “suddiviso in cinque sezioni civili, una sezione lavoro, tre penali, ufficio gip/gup, tribunale del riesame e una corte di assise, dovrebbe essere di 99 giudici”. Invece “tale situazione di criticità è destinata ad aggravarsi ulteriormente entro la fine dell’anno fino a raggiungere la percentuale di scopertura dei posti di giudice del 25,68%”, si legge nella relazione. “La severa carenza di organico, frutto della mancata pubblicazione di posti o numericamente insufficiente, unita alla mobilità dei magistrati senza turn over, è una variabile di cui si deve tenere conto in quanto in grado di influire negativamente nonostante i risultati brillanti sul raggiungimento degli obiettivi del Pnrr”. La mancata copertura dell’organico “appare seria se rapportata alle molteplici competenze che ricadono sul tribunale di Firenze, (in alcuni casi distrettuali) la cui attività interessa una popolazione residente al 31 dicembre 2020, pari a 998.431 cittadini”. Pochi giudici se si considera che “al tribunale di Firenze sono state attribuite controversie già del tribunale per i minorenni” ed è già sede di Direzione distrettuale antimafia, del tribunale del Riesame, del tribunale di impresa, della sezione specializzata in materia di immigrazione e del collegio per le misure di prevenzione. In crescita lo smaltimento dei procedimenti giudiziari arretrati, che è un obiettivo per il Pnrr, al tribunale di Firenze, sia al civile sia al penale. E’ quanto emerge dalla relazione del presidente della Corte d’appello di Firenze Alessandro Nencini presentata in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024. In particolare nel 2022, al tribunale di Firenze sono stati definiti 12.558 procedimenti civili, rispetto ai 9.839 iscritti con una conseguente riduzione dell’arretrato. Nel primo semestre 2023, è stato confermato il risultato positivo: 6281 cause civili definite rispetto alle 6250 iscritte, con un clearance rate (la misura utilizzata a livello europeo per monitorare la capacità dei sistemi giudiziari e dei singoli uffici di smaltire i procedimenti sopravvenuti) pari a 1.0. Migliora lo smaltimento di arretrato anche nel settore penale, sempre al tribunale di Firenze dove tra il secondo semestre 2022 e il primo del 2023, il tribunale ha smaltito l’arretrato con un +17,2% rispetto al precedente periodo. “Si registra una riduzione di pendenze dei procedimenti penali del 17,1% con un netto miglioramento rispetto al precedente periodo (- 2,7%) e i dati disaggregati mostrano una riduzione in tutti gli ambiti tranne la corte d’assise le cui pendenze risultano stabili”.

“Non so se c’è bisogno di una riforma ordinamentale. So che c’è una Costituzione che indica un percorso lineare e i binari sono dettati dall’articolo 104 che garantisce l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e dall’articolo 101 per cui i giudici sono soggetti soltanto alla legge”.  “La presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano ha concluso il discorso alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Roma dichiarandosi ottimista – ha detto
Nencini – ma non posso dichiararmi ottimista dopo la lettura della finanziaria che prevede per la giustizia riforme a costo zero. Per fare le riforme ci vogliono soldi. Come diceva Napoleone, per le battaglie occorre ‘argent, argent, argent’. Se non c’è stanziamento di risorse, faccio fatica ad essere ottimista”.

Poi, sulla Giornata della Memoria: “L’assemblea della corte d’appello di Firenze per un caso si riunisce in una giornata dedicata alla memoria e per noi giuristi questa memoria ritorna al 17 novembre 1938 quando furono emanate le norme a difesa della razza”. “Fu l’inizio. Le leggi costituirono la base giuridica di quella tragedia che travolse decine di migliaia di cittadini italiani e segnò la fine dei diritti civili – ha proseguito -. Un pensiero va fatto al ruolo che ha avuto la giustizia in quella immane tragedia, perché non si ripeta in futuro. Va fatto perché i recenti fatti italiani e tedeschi dimostrano che è presente un germe di razzismo”.

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