Gkn, Todde: “Noi non permetteremo mai che un’attività produttiva venga trasformata in un prodotto finanziario. Non permetteremo speculazioni, perché noi non siamo un paese da predatori. Noi vogliamo che l’Azienda si sieda al tavolo”.
Lo ha detto la vice ministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde nel corso di una conferenza stampa a margine del tavolo istituzionale del Mise sulla vertenza Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), che si è tenuto oggi pomeriggio presso la Prefettura di Firenze.
L’Azienda, che ha avviato la procedura di licenziamento per i 422 dipendenti con la conseguente chiusura dello stabilimento nell’hinterland fiorentino, tramite un avvocato consulente ha annunciato che il provvedimento non sarà ritirato.
“Quello che si è svolto oggi è uno dei tavoli più singolari che io abbia visto in questi anni – ha spiegato Todde – E’ stata mostrata un’assoluta mancanza di rispetto da parte della controparte, che non si è presentata in prefettura: neanche ha ritenuto di intervenire con l’Amministratore delegato”.L’Azienda, collegata in videoconferenza, era infatti rappresentata da un avvocato consulente: per le istituzioni locali – il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi – si è trattato di “un comportamento inqualificabile”.
“Con questo tavolo abbiamo dimostrato invece di cosa è capace il governo – ha osservato la vice ministra Todde – Non è assolutamente accettabile un atteggiamento di chiusura, l’atteggiamento di chi dice che è stata presa una decisione irrevocabile. La mancanza di volontà di volersi confrontare è un vulnus per cercare di gestire in modo ordinato questa vertenza. Non si prendono scelte unilaterali sulla vita delle persone”.
Le istituzioni con voce univoca, ha sottolineato Todde, “hanno dimostrato che vogliono essere vicine ai lavoratori. Sarebbe importante in questa fase essere responsabili, come ha detto peraltro Confindustria in sede governativa. Le istituzioni hanno dimostrato questo senso di responsabilità. E’ veramente arrivato il momento di parlare di etica di impresa. E oggi di responsabilità ne ho visto molto poca”.
Todde ha spiegato: “Abbiamo ribadito che l’unico tavolo di confronto è quello istituzionale e le organizzazioni sindacali hanno accettato questo percorso. Gli strumenti per avviare questo percorso ci sono. E’ assurdo avere al tavolo persone che non hanno capita decisionale, ecco perché noi abbiamo chiesto che l’Azienda avvi al tavolo i suoi decisori”. “Non è il caso di creare false speranze – ha proseguito decisori”. “Non è il caso di creare false speranze – ha proseguito Todde – ma ci sono azioni da mettere in campo e poi si discuterà dei risultati. Ci sono delle interlocuzioni da fare con i decisori dell’Azienda”. Il vice ministro allo Sviluppo economico ha infine chiarito: “Il tavolo non si chiude proprio, si aggiorna. Abbiamo concordato un percorso con le istituzioni locali e i sindacati. Prima di riconvocare il tavolo sarà bene avere dei gesti concreti da parte dell’Azienda”.