Gkn – La produzione ripartira’ “in previsione nella prima parte del 2023, per poi andare a regime nel 2024” e si concentrera’ su “motori elettrici di ultimissima generazione per macchinari industriali, in campo tessile, farmaceutico, automotive e tecnologie per le energie rinnovabili. Il piano di reindustrializzazione ha investimenti per circa 80 milioni di euro e sara’ lungo due anni”. Cosi’ Francesco Borgomeo, ad dell’ex Gkn e adesso Qf, in un’intervista al Corriere Fiorentino sul futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze).
Borgomeo conferma che a luglio e’ previsto il closing, “e’ stato individuato un cronoprogramma di riconversione che stiamo rispettando” e la reindustrializzazione “nella sostanza e’ gia’ partita, c’e’ un importante lavoro dietro le quinte con grandi gruppi internazionali e nazionali con i quali e’ stata costruita un’alleanza, sara’ un’alleanza per tutta Firenze, la fabbrica di Campi sara’ il centro del progetto ma e’ un progetto che ha un respiro molto grande. Ci sara’ l’attrazione di cervelli e centri di ricerca di eccellenza che saranno linkati coi poli di formazione gia’ esistenti, le universita’ e le aziende del territorio”. A fine luglio saranno ufficializzati gli investitori, spiega ancora, “ci sara’ un player principale e poi altri soggetti tra cui io”.
L’ad di Qf si dice disponibile “ad avere partecipazioni pubbliche”, “I progetti di qualita’ devono avere fondi privati. Dopodiche’, se la presenza del pubblico puo’ essere un elemento di garanzia per noi e’ positivo”.
Alla rsu secondo cui si prospetta un consorzio di imprese che non era previsto nell’accordo quadro, Borgomeo spiega che “il consorzio e’ solo per la ricerca e lo sviluppo. La fabbrica, invece, e’ Qf”.