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Gkn: continua la lotta sulla torre, presidio sotto Palazzo Vecchio

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Gkn: continua la lotta sulla torre di San Niccolò, verso la due giorni organizzata per il secondo anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente, sabato 8 e domenica 9 luglio, al presidio ex-Gkn. L’Rsu: “chiediamo chiarezza e correttezza, a cominciare dai flussi per sbloccare tutta la cassa integrazione, i pagamenti di tutti gli arretrati, un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail”.

Di seguito la nota del Collettivo di fabbrica che questa mattina ha inscenato anche un presidio sotto Palazzo Vecchio:

I pagamenti della cassa integrazione fino a febbraio pare siano partiti, ma non sono ancora arrivati sui conti correnti degli operai. L’ultima volta che assicurarono i versamenti fu subito dopo il blitz all’INPS del 19 giugno scorso, dimostrando che i diritti già conquistati vengono rispettati solo davanti ad azioni di lotta determinate. Ma se l’attenzione è tutta sulla cassa integrazione, nessuno pare si accorga che QF non consegna le buste paga e non sta pagando gli stipendi e i contributi per le ore che sono state lavorate, in accordo con l’azienda, per la manutenzione e la messa in sicurezza dello stabilimento, con il paradosso che chi ha lavorato di più ora, ricevendo solo la cassa integrazione, prende meno soldi.

“Questa azienda sta giocando con i nervi e sequestrando il contratto nazionale” chiarisce l’RSU ex Gkn. “Vogliamo finalmente indignarci per un abuso così palese o lasciamo ancora una volta che gli unici a metterci faccia e corpo siano gli operai del collettivo di fabbrica? Abbiamo avuto sentore sin dall’inizio di avere a che fare con incompetenza o malafede, se si fosse stati ai fatti, forse non ci si sarebbe persi dietro alle fantasie di Borgomeo”.
Rsu e Collettivo di Fabbrica chiedono chiarezza e correttezza, a cominciare dai flussi per sbloccare tutta la cassa integrazione, i pagamenti di tutti gli arretrati, un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail perché si smetta di usare la burocrazia come arma invisibile per calpestare diritti acquisiti.

Sulla reindustrializzazione, l’Rsu chiarisce che “tutte le idee da noi portate, elaborate a mani nude, da operai e solidali, sono nella migliore delle ipotesi il migliore volano della svolta. Nella peggiore sono complementari. L’idea della fabbrica socialmente integrata” sottolinea l’Rsu, “delle produzioni socialmente ed ecologicamente avanzate, che qualcuno ha provato a bollare come fantasie ingenue, sono oggi la via industriale per un intero territorio”. Di questo si parlerà nella due giorni organizzata per il secondo anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente, sabato 8 e domenica 9 luglio, al presidio ex-GKN dove si terrà un’assemblea con attivisti climatici da tutta Italia e una delegazione da Germania e Svizzera, sabato 8 alle 11; poi il concerto gratuito davanti ai cancelli con Willie Peyote, Mauras, Assalti Frontali, Romanticismo Periferico e Punkreas. Domenica 9 luglio alle 11 arriva la carovana del mutualismo e poi il pranzo sociale.
Una cosa rimane chiara: chi si mette in gioco rischiando delle denunce oggi sono gli operai del Collettivo. Ciò che manca è un livello di indagine, ispezione e inchiesta sull’affare QF, sugli interessi che sostiene e sugli obiettivi che ha voluto perseguire.

Matteo Moretti Rsu ex Gkn

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